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Alperia, come le società elettriche privatizzate, cioè quasi tutte, sconta i peccati originali delle liberalizzazioni.
Queste furono decise negli anni 1990-2000 con l'obiettivo dichiarato di offrire prezzi inferiori grazie alla concorrenza. Non si era considerato che i costi principali di un sistema elettrico sono quelli di trasmissione e distribuzione, non di generazione, quindi i margini di concorrenza sono molto ridotti. Non a caso oggi ogni offerta di elettricità contiene una nota che "si applica solo alla componente energia".
Mancato l'obiettivo principale, se ne sono però realizzati di secondari, tipo la creazione di posti dirigenziali. Prima delle liberalizzazioni i consigli di amministrazione delle società elettriche erano composti principalmente da ingegneri elettrotecnici, ingegneri gestionali, giuristi. Nella maggior parte dei casi si trattava di persone con carriere interne alle aziende. Dopo lo spezzettamento di Enel in decine di nuove società si sono create posizioni a valanga per commercialisti, esperti in finanza, pubblicitari. Soprattutto esterni. Oggi nelle stanze del potere specialisti con un background tecnico o economico-gestionale sono sempre più rari. Questo permea strategie e tattiche delle aziende elettriche e Alperia, pur con una genesi diversa, ne è quasi un esempio da manuale.
I bilanci Alperia sono pubblicati sul sito dell’azienda. Decine di pagine dedicate alla difesa dell'ambiente, alle quote rosa, alla responsabilità sociale verso i dipendenti, alla mobilità sostenibile. Purtroppo non è reso pubblico, né è possibile dedurlo dalle informazioni presentate in bilancio, il parametro principale di riferimento delle aziende elettriche: il costo di generazione e distribuzione dell'elettricità ("Levelized Cost of Electricity", LCOE) e la sua struttura.
Alperia appartiene ai cittadini dell'Alto Adige per il tramite della Provincia e dei Comuni di Bolzano e Merano. Forse per i proprietari è giunto il momento di contattare gli amministratori.
Frei nach dem Credo: Gewinne werden privatisiert, Verluste bleiben öffentlich.
Oder einfach PPS wo Politik ab und zu auch die Besetzung wichtiger Posten vornimmt. Ist das wirklich so ?
Alperia, come le società
Alperia, come le società elettriche privatizzate, cioè quasi tutte, sconta i peccati originali delle liberalizzazioni.
Queste furono decise negli anni 1990-2000 con l'obiettivo dichiarato di offrire prezzi inferiori grazie alla concorrenza. Non si era considerato che i costi principali di un sistema elettrico sono quelli di trasmissione e distribuzione, non di generazione, quindi i margini di concorrenza sono molto ridotti. Non a caso oggi ogni offerta di elettricità contiene una nota che "si applica solo alla componente energia".
Mancato l'obiettivo principale, se ne sono però realizzati di secondari, tipo la creazione di posti dirigenziali. Prima delle liberalizzazioni i consigli di amministrazione delle società elettriche erano composti principalmente da ingegneri elettrotecnici, ingegneri gestionali, giuristi. Nella maggior parte dei casi si trattava di persone con carriere interne alle aziende. Dopo lo spezzettamento di Enel in decine di nuove società si sono create posizioni a valanga per commercialisti, esperti in finanza, pubblicitari. Soprattutto esterni. Oggi nelle stanze del potere specialisti con un background tecnico o economico-gestionale sono sempre più rari. Questo permea strategie e tattiche delle aziende elettriche e Alperia, pur con una genesi diversa, ne è quasi un esempio da manuale.
I bilanci Alperia sono pubblicati sul sito dell’azienda. Decine di pagine dedicate alla difesa dell'ambiente, alle quote rosa, alla responsabilità sociale verso i dipendenti, alla mobilità sostenibile. Purtroppo non è reso pubblico, né è possibile dedurlo dalle informazioni presentate in bilancio, il parametro principale di riferimento delle aziende elettriche: il costo di generazione e distribuzione dell'elettricità ("Levelized Cost of Electricity", LCOE) e la sua struttura.
Alperia appartiene ai cittadini dell'Alto Adige per il tramite della Provincia e dei Comuni di Bolzano e Merano. Forse per i proprietari è giunto il momento di contattare gli amministratori.
Wer hat die Due Diligence für
Wer hat die Due Diligence für die Übernahme gemacht? Wer übernimmt die Verantwortung für diese Verschleuderung öffentlichen Eigentums?
Se avessimo un monopolio,
Se avessimo un monopolio, questo non potrebbe succedere
https://www.altoadige.it/cronaca/promette-energia-elettrica-gratis-denu…
Purtroppo economisti e politici hanno deciso che il mercato e' superiore a tutto, quindi non abbiamo alterativa. Ma che fatica vagliare le offerte!
In risposta a Se avessimo un monopolio, di Gianguido Piani
Frei nach dem Credo: Gewinne
Frei nach dem Credo: Gewinne werden privatisiert, Verluste bleiben öffentlich.
Oder einfach PPS wo Politik ab und zu auch die Besetzung wichtiger Posten vornimmt. Ist das wirklich so ?
Ich glaube zuständig ist der
Ich glaube zuständig ist der Ausschuss?
In risposta a Ich glaube zuständig ist der di Mart Pix
Weiß ich nicht.
Weiß ich nicht.
Alperia quo vadis?
Alperia quo vadis?