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Come sempre articolo meraviglioso e illuminante.
A ben vedere pare che a Bolzano manchi pure una via dedicata ad Alcide Berloffa, che vivendo a Bolzano, si è dovuto sorbire in prima persona l'odio di non pochi bolzanini. Così come ricordato dallo stesso Ferrandi qui: https://www.salto.bz/it/article/21122015/alcide
E' grazie anche e soprattutto all'azione, all'intuizione di queste tre grandi personalità che ora l' Alto Adige Südtirol è una delle province più ricche del mondo!
Peccato solo che per alcuni il tempo si sia fermato al dopo guerra. Per altri invece il passato, la storia sia scomparsa del tutto! In particolare nei politici locali di lingua italiana. E non parlo solo di una destra italiana fuori dalla storia da sempre! Ma anche di quel centro sinistra, del mio PD, che dovrebbe essere il custode del patrimonio storico e culturale di coloro che vivono qui e parlano la lingua italiana. Dico questo perché immagino un futuro dove ogni partito si schiererà al di là dell'appartenenza linguistica ma prima bisogna essere consapevole delle proprie origini. Consapevolezza che manca del tutto tra i politici locali. E quindi assistiamo per esempio a un ex tesoriere che se ne va perché più in sintonia con il partito di Dalema. O a correnti che si definiscono orlandiane, renziane etc. Come se Renzi, Oralando e Dalema c' entrassero qualcosa con la nostra terra! Questo è tipico di chi non ha capito l'autonomia di Moro, di Berloffa e dello stesso DeGasperi. E' tipico sostanzialmente degli ignoranti. Ed ecco perché quando si viene attaccati dal resto d' Italia invece che spiegare che l' Autonomia è il sistema migliore per gestire la cosa pubblica ci si fa scudo del fantomatico pacchetto, ignorato chiaramente dall'interlocutore che quasi sicuramente pensa che Bolzano sia in Trentino.
Si è persa la conoscenza e la storia delle proprie origini non solo a li vello politico ma anche tra la popolazione, sempre più laureata all' "università della vita", dove le lezioni si svolgono al bar! Ed ecco che anche alle politiche ultime assistiamo all'assurda conseguenza di chi ha votato Lega (la Lega di Salvini) quando qui da noi la Lega è più che separatistica, tanto da aver proposto la legge Fugatti sull'autodeterminazione (ma questo il popolo bue non lo sa), mentre il M5S è sì un partito di protesta ma al pari dei partiti nazionali non c'entra nulla con l'autonomia e la sua specificità (basti sentire le boiate di Di Battista quando è venuto qui per la propaganda elettorale).
Questo non sapere chi siamo, quali siano le nostre origini, ci limita pure sulle risposte e le esigenze della comunità. Questo crea il famoso disagio. Un disagio ed esigenze soffocate dagli ottimi indici economici che interessano comunque molti.
Tutto ciò che ho scritto e che penso non c'è modo di discuterlo in alcuna sede politica o pubblica. Non c'è pubblico confronto!
E di questo provo sconforto.
Non manca solo la via intitolata ad Aldo Moro, a Bolzano mancano Via Lienz, Via Vienna, Via Graz, Via Monaco e via discorrendo. Abbiamo da una decina d'anni una Via Innsbruck in zona molto periferica peraltro, e nessun'altra strada intitolata a Città del Tirolo o del resto d'Austria, nessuna strada intitolata a città in Germania o Svizzera. Faccio fatica invece a trovare una città italiana che non sia presente nell'elenco stradale di Bolzano. Come mai un tale squilibrio? Capisco che c'entra il fascismo, ma dal 45 in poi - perché si è andati avanti di questo passo?
E' vero che manca via Degasperi, però è anche vero che Degasperi ha voluto rendere pan per focaccia creando una zona autonoma a maggioranza italiana; l'esatto contrario del Tirolo da lui vissuto da giovane, dove tutto veniva deciso ad Innsbruck ed i trentini erano in minoranza (ed anche sottorappresentati). Agli altoatesini di madrelingua tedesca la cosa non è piaciuta granchè.
Maurizio, tu che studi le carte sai trovare un discorso, un paragrafo, una frase, una parola, una sillaba del politico trentino in odore di santità che riguardi in un qualche modo gli altoatesini di lingua italiana? Dei suoi trentini, Degasperi ha detto e ridetto... Ma sapeva che in Alto Adige/Südtirol vive anche una comunità italiana (mandata allo sbaraglio da quello stesso Paese di cui lo statista valsuganese divenne uno dei maggiori rappresentanti)?
Come sempre articolo
Come sempre articolo meraviglioso e illuminante.
A ben vedere pare che a Bolzano manchi pure una via dedicata ad Alcide Berloffa, che vivendo a Bolzano, si è dovuto sorbire in prima persona l'odio di non pochi bolzanini. Così come ricordato dallo stesso Ferrandi qui: https://www.salto.bz/it/article/21122015/alcide
E' grazie anche e soprattutto all'azione, all'intuizione di queste tre grandi personalità che ora l' Alto Adige Südtirol è una delle province più ricche del mondo!
Peccato solo che per alcuni il tempo si sia fermato al dopo guerra. Per altri invece il passato, la storia sia scomparsa del tutto! In particolare nei politici locali di lingua italiana. E non parlo solo di una destra italiana fuori dalla storia da sempre! Ma anche di quel centro sinistra, del mio PD, che dovrebbe essere il custode del patrimonio storico e culturale di coloro che vivono qui e parlano la lingua italiana. Dico questo perché immagino un futuro dove ogni partito si schiererà al di là dell'appartenenza linguistica ma prima bisogna essere consapevole delle proprie origini. Consapevolezza che manca del tutto tra i politici locali. E quindi assistiamo per esempio a un ex tesoriere che se ne va perché più in sintonia con il partito di Dalema. O a correnti che si definiscono orlandiane, renziane etc. Come se Renzi, Oralando e Dalema c' entrassero qualcosa con la nostra terra! Questo è tipico di chi non ha capito l'autonomia di Moro, di Berloffa e dello stesso DeGasperi. E' tipico sostanzialmente degli ignoranti. Ed ecco perché quando si viene attaccati dal resto d' Italia invece che spiegare che l' Autonomia è il sistema migliore per gestire la cosa pubblica ci si fa scudo del fantomatico pacchetto, ignorato chiaramente dall'interlocutore che quasi sicuramente pensa che Bolzano sia in Trentino.
Si è persa la conoscenza e la storia delle proprie origini non solo a li vello politico ma anche tra la popolazione, sempre più laureata all' "università della vita", dove le lezioni si svolgono al bar! Ed ecco che anche alle politiche ultime assistiamo all'assurda conseguenza di chi ha votato Lega (la Lega di Salvini) quando qui da noi la Lega è più che separatistica, tanto da aver proposto la legge Fugatti sull'autodeterminazione (ma questo il popolo bue non lo sa), mentre il M5S è sì un partito di protesta ma al pari dei partiti nazionali non c'entra nulla con l'autonomia e la sua specificità (basti sentire le boiate di Di Battista quando è venuto qui per la propaganda elettorale).
Questo non sapere chi siamo, quali siano le nostre origini, ci limita pure sulle risposte e le esigenze della comunità. Questo crea il famoso disagio. Un disagio ed esigenze soffocate dagli ottimi indici economici che interessano comunque molti.
Tutto ciò che ho scritto e che penso non c'è modo di discuterlo in alcuna sede politica o pubblica. Non c'è pubblico confronto!
E di questo provo sconforto.
Non manca solo la via
Non manca solo la via intitolata ad Aldo Moro, a Bolzano mancano Via Lienz, Via Vienna, Via Graz, Via Monaco e via discorrendo. Abbiamo da una decina d'anni una Via Innsbruck in zona molto periferica peraltro, e nessun'altra strada intitolata a Città del Tirolo o del resto d'Austria, nessuna strada intitolata a città in Germania o Svizzera. Faccio fatica invece a trovare una città italiana che non sia presente nell'elenco stradale di Bolzano. Come mai un tale squilibrio? Capisco che c'entra il fascismo, ma dal 45 in poi - perché si è andati avanti di questo passo?
In risposta a Non manca solo la via di Andreas Berger
Karl-Gruber-Straße? Bruno
Karl-Gruber-Straße? Bruno-Kreisky-Gasse? Fehlanzeige.
In risposta a Karl-Gruber-Straße? Bruno di pérvasion
Eine Alfons-Benedikter-Straße
Eine Alfons-Benedikter-Straße fehlt ebenso.
In risposta a Non manca solo la via di Andreas Berger
C'è stra giustamente piazza
C'è stra giustamente piazza Magnago, e poi Canonico Michale Gamper, Mayr Nusser! Non fermiamoci alle città per favore.
E' vero che manca via
E' vero che manca via Degasperi, però è anche vero che Degasperi ha voluto rendere pan per focaccia creando una zona autonoma a maggioranza italiana; l'esatto contrario del Tirolo da lui vissuto da giovane, dove tutto veniva deciso ad Innsbruck ed i trentini erano in minoranza (ed anche sottorappresentati). Agli altoatesini di madrelingua tedesca la cosa non è piaciuta granchè.
Maurizio, tu che studi le
Maurizio, tu che studi le carte sai trovare un discorso, un paragrafo, una frase, una parola, una sillaba del politico trentino in odore di santità che riguardi in un qualche modo gli altoatesini di lingua italiana? Dei suoi trentini, Degasperi ha detto e ridetto... Ma sapeva che in Alto Adige/Südtirol vive anche una comunità italiana (mandata allo sbaraglio da quello stesso Paese di cui lo statista valsuganese divenne uno dei maggiori rappresentanti)?