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Caro Domenico, diciamo la verità: a Tariq Ramadan non è stato negato di parlare a Bolzano, erano gli organizzatori ad aver deciso di spostare l'incontro a Trento, dopo che il Sindaco si era rifiutato di riceverlo in Municipio.
E poi mi chiedo perché buttarla su presunti favoreggiamenti di stampo etnico nel contesto?
Proprio perché lei l'ha messo su questo piano ho scritto ciò che ho scritto. O come interpreterebbe il riferimento alla "manifestazione dei canederli giganti"? Per me, che modestamente sono nato ieri solo in termini di età e che, sempre modestamente, lavoro nel campo della comunicazione, l'interpretazione è una sola: se fosse un evento legato a un aspetto tipico del mondo tedesco, non ci sarebbero problemi.
No no, non c'entra il mondo tedesco, Manfred. Mi dispiace se tu l'abbiamo inteso così! Mi riferivo al continuo guardarsi l'ombelico di tutto il mondo sudtirolese, non etnico, parola tra l'altro, che non uso mai. Tranquillo.
Con rispetto per le opinioni di ciascuno, ritengo che usare l'espressione "la scarsa conoscenza dell'argomento porta a decisioni che non recano alcun beneficio alla popolazione" sia poco rispettosa nei confronti del Sindaco Caramaschi. Non penso che egli metta in discussione il valore culturale delle opere cinematografiche e letterarie citate, con protagonisti gli zombie che saremmo poi noi. Forse però, per esempio, ci si potrebbe chiedere se, in un tempo come l'attuale in cui furgoni assassini falciano persone inermi che passeggiano o ragazzi vengono ammazzati davanti ad una discoteca senza che nessuno dei numerosi presenti faccia qualcosa per evitarlo, sia opportuno, e rispettoso dei morti predetti, far circolare sulla pubblica via finti morti pieni di sangue, quasi a rendere ancora più "normale" lo stare accanto a persone insanguinate. Il sangue umano non dovrebbe diventate consuetudine: lo è stato per secoli, con il sussuguirsi frequentissimo di guerre ovunque. Ora che, con grande difficoltà, si cerca di creare una volontà di pace diffusa, sarebbe bene che non il Sindaco Caramaschi, bensì gli organizzatori della Zombie Walk provassero ad inventarsi qualcosa di diverso, non meno provocatorio e comunque culturalmente di spessore, ma senza sangue, né vero né finto. Quanto poi alla battuta sui canederli, trovo anch'io, come Manfred Klotz, che non ci azzecchi per niente. Fermo restando che i canederli sono buoni.
1)Perché "culturalmente poco rilevante" è una frase "rispettosa", vero?
2) KRAMPUS: pace diffusa, paura? Non dice nulla?
3) Vuoi vedere che se fosse stata una manifestazione "tipicamente locale" sarebbe stata approvata? Sennò i Krampus in giro chi li vede? Di etnico non c'entra niente, solo guardarsi sempre l'ombelico in Sudtirolo.
L'argomentazione sui morti è terrificante, perchè non c'entra veramente niente. Censuriamo i film horror in sala, i libri, i fumetti splatter, le canzoni macambre.
Questo, dovremmo fare?
Però anche vietare le processioni di Padre Pio o immagini del Cristo in croce allora, avendo del sangue in mostra o sofferenza, qualcuno potrebbe impressionarsi.
Vietiamo Oetzi, un cadavere.
Solo perbenismo. Tra l'altro su un fatto irrilevante.
I due "casi" sono affini per via di un fattore determinante, quello di "rispetto culturale", per il resto sì è vero, non sono casi uguali ma non ho detto questo.
Domenico Nunziata:
1) quella frase io non l'ho usata, e non la condivido
2) i Krampus non sanguinano
3) il folklore locale ha una sua tradizione che può non piacere ma è condivisa dalla maggioranza della popolazione: dove non lo è, la tradizione muore.
4) film, libri e canzoni sono liberamente scelti da chi li vuole vedere/leggere/ascoltare, non sono imposti alla gente sulla pubblica via.
5) coinvolgere la religione in questa riflessione mi pare davvero di basso profilo. E Ötzi, il cui ritrovamento ha portato alla scienza conoscenze nuove inestimabili, cosa c'entra?
6) se essere contro il fanatismo di parte di chi come Lei ritiene, legittimamente ma rappresentando se stesso e pochi altri, che il mondo va cambiato a colpi di zombie imposti al popolo, è perbenismo, allora sono fiero di essere perbene.
Caro Domenico, diciamo la
Caro Domenico, diciamo la verità: a Tariq Ramadan non è stato negato di parlare a Bolzano, erano gli organizzatori ad aver deciso di spostare l'incontro a Trento, dopo che il Sindaco si era rifiutato di riceverlo in Municipio.
E poi mi chiedo perché buttarla su presunti favoreggiamenti di stampo etnico nel contesto?
In risposta a Caro Domenico, diciamo la di Manfred Klotz
Ma cosa c'entra il
Ma cosa c'entra il favoreggiamento etnico?
Ma non è che siamo in Alto Adige e sempre a parlare di etnie dobbiamo stare.
Eccheppalle.
In risposta a Ma cosa c'entra il di Domenico Nunziata
Proprio perché lei l'ha messo
Proprio perché lei l'ha messo su questo piano ho scritto ciò che ho scritto. O come interpreterebbe il riferimento alla "manifestazione dei canederli giganti"? Per me, che modestamente sono nato ieri solo in termini di età e che, sempre modestamente, lavoro nel campo della comunicazione, l'interpretazione è una sola: se fosse un evento legato a un aspetto tipico del mondo tedesco, non ci sarebbero problemi.
In risposta a Proprio perché lei l'ha messo di Manfred Klotz
No no, non c'entra il mondo
No no, non c'entra il mondo tedesco, Manfred. Mi dispiace se tu l'abbiamo inteso così! Mi riferivo al continuo guardarsi l'ombelico di tutto il mondo sudtirolese, non etnico, parola tra l'altro, che non uso mai. Tranquillo.
In risposta a No no, non c'entra il mondo di Domenico Nunziata
che tu l'abbia*
che tu l'abbia*
In risposta a No no, non c'entra il mondo di Domenico Nunziata
Se ho interpretato male,
Se ho interpretato male, chiedo scusa.
Con rispetto per le opinioni
Con rispetto per le opinioni di ciascuno, ritengo che usare l'espressione "la scarsa conoscenza dell'argomento porta a decisioni che non recano alcun beneficio alla popolazione" sia poco rispettosa nei confronti del Sindaco Caramaschi. Non penso che egli metta in discussione il valore culturale delle opere cinematografiche e letterarie citate, con protagonisti gli zombie che saremmo poi noi. Forse però, per esempio, ci si potrebbe chiedere se, in un tempo come l'attuale in cui furgoni assassini falciano persone inermi che passeggiano o ragazzi vengono ammazzati davanti ad una discoteca senza che nessuno dei numerosi presenti faccia qualcosa per evitarlo, sia opportuno, e rispettoso dei morti predetti, far circolare sulla pubblica via finti morti pieni di sangue, quasi a rendere ancora più "normale" lo stare accanto a persone insanguinate. Il sangue umano non dovrebbe diventate consuetudine: lo è stato per secoli, con il sussuguirsi frequentissimo di guerre ovunque. Ora che, con grande difficoltà, si cerca di creare una volontà di pace diffusa, sarebbe bene che non il Sindaco Caramaschi, bensì gli organizzatori della Zombie Walk provassero ad inventarsi qualcosa di diverso, non meno provocatorio e comunque culturalmente di spessore, ma senza sangue, né vero né finto. Quanto poi alla battuta sui canederli, trovo anch'io, come Manfred Klotz, che non ci azzecchi per niente. Fermo restando che i canederli sono buoni.
In risposta a Con rispetto per le opinioni di luigi spagnolli
1)Perché "culturalmente poco
1)Perché "culturalmente poco rilevante" è una frase "rispettosa", vero?
2) KRAMPUS: pace diffusa, paura? Non dice nulla?
3) Vuoi vedere che se fosse stata una manifestazione "tipicamente locale" sarebbe stata approvata? Sennò i Krampus in giro chi li vede? Di etnico non c'entra niente, solo guardarsi sempre l'ombelico in Sudtirolo.
L'argomentazione sui morti è terrificante, perchè non c'entra veramente niente. Censuriamo i film horror in sala, i libri, i fumetti splatter, le canzoni macambre.
Questo, dovremmo fare?
Però anche vietare le processioni di Padre Pio o immagini del Cristo in croce allora, avendo del sangue in mostra o sofferenza, qualcuno potrebbe impressionarsi.
Vietiamo Oetzi, un cadavere.
Solo perbenismo. Tra l'altro su un fatto irrilevante.
I due "casi" sono affini per
I due "casi" sono affini per via di un fattore determinante, quello di "rispetto culturale", per il resto sì è vero, non sono casi uguali ma non ho detto questo.
Domenico Nunziata:
Domenico Nunziata:
1) quella frase io non l'ho usata, e non la condivido
2) i Krampus non sanguinano
3) il folklore locale ha una sua tradizione che può non piacere ma è condivisa dalla maggioranza della popolazione: dove non lo è, la tradizione muore.
4) film, libri e canzoni sono liberamente scelti da chi li vuole vedere/leggere/ascoltare, non sono imposti alla gente sulla pubblica via.
5) coinvolgere la religione in questa riflessione mi pare davvero di basso profilo. E Ötzi, il cui ritrovamento ha portato alla scienza conoscenze nuove inestimabili, cosa c'entra?
6) se essere contro il fanatismo di parte di chi come Lei ritiene, legittimamente ma rappresentando se stesso e pochi altri, che il mondo va cambiato a colpi di zombie imposti al popolo, è perbenismo, allora sono fiero di essere perbene.