Il commento
In Alto Adige si fa a gara a chi rilascia circolari esplicative che paradossalmente infittiscono la giungla normativa. Ma le restrizioni sono reali? Sembra proprio di no.
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pri pru Mo., 20.04.2020 - 11:09

Antwort auf von Benno Kusstatscher

Bin mit dir einverstanden, die 400 m sind kontraproduktiv. Zudem hat die BZner Gemeindepolizei neulich versucht mir sogar dieses Recht zu nehmen, auf unerlaubt unwirsche Art und Weise. Ich war innerhalb der 400 m, aber sie behaupteten das Gegenteil. Hab das zuhaus auf Karte noch mal kontrolliert. Falls ich übertreten hätte, hätten sie mich strafen können. Was sie nicht gemacht haben. Ihre Aufgabe ist also, möglichst viele Strafen zu sammeln, um weitere Maßnahmen zu rechtfertigen, und einzuschüchtern. Das ist demokratiepolitisch bedenklich. Und ist nicht nur mir geschehen.

Mo., 20.04.2020 - 11:09 Permalink
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Schorsch Peter So., 19.04.2020 - 09:25

Bravo, giustissimo!
Pero', su una cosa non sono d'accordo: camminate e corsa senza limite 400m mi mancano un sacco, anche di piu' del cinema!

So., 19.04.2020 - 09:25 Permalink
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pérvasion So., 19.04.2020 - 11:00

Ich finde es bedenklich, wenn die Maßnahmen nicht mehr an sich auf ihre Sinnhaftigkeit untersucht werden, sondern vorrangig im Vergleich zur Nachbargemeinde/Nachbarregion etc. Die reinen Infiziertenzahlen in den einzelnen Gemeinden sagen sowieso nicht so viel über die Notwendigkeit von Maßnahmen aus, solange nicht berücksichtigt wird, wie diese Zahlen zustandegekommen sind (mehr Tests? andere Testpraxis? sind die Positiven in den Seniorenheimen, in den Krankenhäusern oder woanders? etc.).

So., 19.04.2020 - 11:00 Permalink
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Schorsch Peter So., 19.04.2020 - 11:33

Antwort auf von pérvasion

Genau, und es gibt meines Wissens keine Studie, die beweist, dass ein Virus aggressiver wird, je weiter man sich von der eigenen Wohnung entfernt.
Abstand zwischen den Menschen ja (und, Klammer auf, wenn im Freien ausreichend Abstand gewährleistet ist, schützt einen wohl auch die Maskenpflicht einzig und allein vor Geldstrafen - auch hier könnte man sich auf eine Pflicht beschränken in Situationen, in denen es sinnvoll sein könnte)
Bei manchen Maßnahmen fällt es mir extrem schwer, den Sinn dahinter zu verstehen - ich lasse mich gerne überzeugen, dass es anders ist, aber bisher habe ich noch niemanden gefunden, der das konnte.
Aber, liebe Politiker, die ihr diese Verordnungen geschrieben habt, vielleicht könnt ihr es ja erklären?

So., 19.04.2020 - 11:33 Permalink
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Massimo Mollica So., 19.04.2020 - 12:48

Prima o poi dovranno renderne conto! Di questo e altri aspetti. Ditemi l'efficacia di usare mascherine non certificate o scalda collo. E poi il distanziamento è uno, due o tre metri?
La realtà è che manca il buon senso, quello invece che c'è in Germania.
Ma alla fine di tutto chiederò perché qui non c'è lo stesso numero di posti letto che in Tirolo. Chiederò perché nessuna struttura ospedaliera e rsa era preparata alla protezione da virus. Alla fune dovranno rendere conto!

So., 19.04.2020 - 12:48 Permalink
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pérvasion So., 19.04.2020 - 15:09

Antwort auf von Massimo Mollica

Visto che fa riferimento alla Germania: lì si consiglia (in alcune città è obbligatorio) di coprire la bocca e il naso, specificando esplicitamente – ad esempio in Baviera – di *non* usare le mascherine per uso sanitario (chirurgiche, ffp2-3 ecc.) bensì mascherine autoprodotte e oggetti simili. Quindi gli scaldacollo, proprio se guardiamo alla Germania, tanto sbagliati non saranno come soluzione.

Ciò ovviamente non toglie che sia stato perlomeno inopportuno (se non peggio) dare l'incarico di fornirle a un parente dell'assessore.

So., 19.04.2020 - 15:09 Permalink
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Davide Righetti So., 19.04.2020 - 14:53

Stavo leggendo il passaggio: “Tuttavia, considerando che bar, ristoranti e boutiques sono ancora chiusi, non so quanta gente abbia piacere a passeggiare davanti a saracinesche abbassate e vetrine spente.”
Comprendo la visione soggettiva, ma sembrerebbe una domandina un pochino ironica dopo quasi due mesi di reclusione in casa, credo buona parte dei cittadini troverebbe piacere anche a passeggiare davanti ad un muro figuriamoci davanti a vetrine seppur chiuse ma riecheggianti dello storico e abituale struscio di molti. Su questo i timori di Caramaschi sono comprensibili.

Ritornando alle critiche sollevate alla prescrizione dei 200 mt o 400 ( o +) mt non importa, esse secondo me non una indicazione casuale dettate dalla confusione, bensì da semplici specifiche esigenze, provo ad attenermi ai fatti ed esprimo il mio pensiero:
A) Porre un limite fisico interpretativo al non spostarsi oltre l’area adiacente la propria abitazione. Se avessero semplicemente scritto circolate il meno possibile ad libitum, ognuno avrebbe dato la propria interpretazione (…e quant’è?).
B) Perché porre un limite definito e non è stato sufficiente la distanza interpersonale? semplicemente perché presumo ci sia l’esigenza di localizzare e circoscrivere il più possibile (e meglio se rapidamente) ogni evento di focolaio e/o contagio. Provo a spiegarmi, se c’è un gruppo familiare contagiato a Oltrisarco/Oberau ed esso può circolare in un limite spaziale ristretto descritto è meno probabile che il contagio arrivi velocemente ad es a Gries o a Piani come nel caso di assenza di limiti circoscritti. Presumo sia stata una questione di tecniche di protezione civile mirata al contenimento delle “probabilità”, tutto qui. Se si rispetta il limite dei 200 o 400 o anche 500 mt ecc probabilmente si aiuta anche la risposta dell’apparato di vigilanza sanitaria, la propagazione c’è ugualmente ma è meno rapida e può esser meglio gestita rispetto a schegge che possono girare per tutta la città velocizzando le dinamiche elevandole esponenzialmente.
C) Perché l’indicazione generica del mantenimento della distanza di sicurezza non è stato sufficiente? Presumo, perché si rivolge al genere umano e come tale è propenso a molte deviazioni comportamentali e interpretative. In questo senso basterebbe porsi la domanda, "se non ci fosse stata una pressione sociale come quella che abbiamo vissuto o una conseguenza alle violazioni delle prescrizioni, secondo voi le indicazioni sarebbero state ugualmente rispettate con lo stesso grado con cui si sono rispettate fino ad oggi?" Io putroppo una idea me la sono fatta, poiché all’inizio di questa pandestoria erano state appunto date solo generiche “indicazioni comportamentali” senza tanti controlli e pressioni, ma ahimè sono state fortemente disattese. Alcuni forse hanno dimenticato ma io ricordo molto bene i commenti scanzonati sui social, le foto degli impianti di risalita nelle nostre vallate, le interviste scherzose ai TG, le passeggiate sotto i portici e tante altre situazioni critiche a rischio durante il famoso WE, ma niente da fare una buona parte della massa è bovina e le conseguenze sono state ahimè pesanti. Quella è stata una lezione fondamentale sul comportamento del genere umano e della società, per cui non chiediamoci ora perché necessitiamo di un certo rigore.
Cordialità

So., 19.04.2020 - 14:53 Permalink
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Klaus Hartmann Mo., 20.04.2020 - 12:12

"Il sindaco dice: non posso concedere di più, altrimenti la gente invade i Portici e via Museo." - Che chiuda i Portici e riapra le passeggiate del talvera e quelle di S.Osvaldo (anche a senso unico se proprio vuole). Abbiamo bisogno di movimento, sole e di verde, non di shopping.
I 400 metri sono un assurdità.
E poi: anche a me come a tanti altri le camminate mancano.

Mo., 20.04.2020 - 12:12 Permalink
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Profil für Benutzer Evi_Keifl
Evi_Keifl Mo., 20.04.2020 - 20:09

"es gibt meines Wissens keine Studie, die beweist, dass ein Virus aggressiver wird, je weiter man sich von der eigenen Wohnung entfernt". bravo SCHORSCH PETER, selten so gelacht :-)))

und im übrigen: ich will hier raus und endlich wieder auf den berg!!!!

Mo., 20.04.2020 - 20:09 Permalink