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Enrico Lillo Sa., 03.08.2013 - 13:30

Avete presente il comportamento di un bambino che si è reso protagonista di una marachella ed è convinto che la mamma stia per scoprire quanto ha combinato? Ebbene è la stessa identica situazione che stanno vivendo i vertici della SVP e in particolare l’On. Zeller che tra tutti è quello più “scaltro”.
Infatti quello che è così evidente e che giustifica un tale comportamento da parte della SVP è la consapevolezza da parte loro che il ricorso da parte del Governo è del tutto giustificato verso una legge sulla toponomastica senza nessun fondamento giuridico e assolutamente discriminante nei confronti della Comunità italiana dell’Alto Adige. Se così non fosse, non si capirebbero altrimenti tutti questi incontri “carbonari” tutto questo corri corri tra Bolzano e Roma, tutto questo gran da farsi per portare Letta a Bolzano, senza coinvolgere neppure il partner di governo locale rappresentante di una parte della Comunità italiana. Sono i soliti modi di agire della SVP che passando dal ricatto dei numeri a quello economico dell’assumersi nuove competenze cerca di fare i propri “sporchi” affari sulla testa dei cittadini di lingua italiana, dove per “sporchi” intendo la prevaricazione, la non osservanza di uno Statuto di Autonomia che nel suo articolato è molto chiaro su come devono essere fatte determinate cose. Ogni volta che c’è un Governo in difficoltà ecco che immediatamente si fanno avanti i “falchi” della SVP per “arraffare” quanto più possibile, poi i governi facciano pure quello che voglio, cadano non cadano, a loro non interessa. L’importante è portare a casa qualcosa in più della volta scorsa. E poi parlano di Etica!
Bisogna che capiscano in modo definitivo che non può esistere un futuro di vera e sana convivenza se a prevalere costantemente è una ossessiva tendenza a fare gli interessi di una parte scapito dell’altra. E’ vergognoso poi che il partner cooptato per legge per manifesti interessi di poltrona, accetti di rimanere a guardare fuori dalla porta. Ultima osservazione, Urzì continua a insistere che l’unica soluzione per i nostri guai la può dare il suo partito perché territoriale. Mi spiega allora perché insiste nel dire che il PDL non si muove in quel di Roma per fermare la SVP? Va bene la consapevolezza che con il suo nuovo partito non ha nessuna possibilità di incidere sulle decisioni della SVP, ma scaricare queste sue frustrazioni sul PDL mi sembra veramente poco edificante per una persona come lui.

Sa., 03.08.2013 - 13:30 Permalink
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Paolo Bill Valente Sa., 03.08.2013 - 15:42

A chi sostiene che la toponomastica sia un falso problema, vorrei dire che sì, ci sono questioni molto più importanti.
La toponomastica non è in sé un problema, ma è (e molto) un indicatore della salute nei rapporti tra i gruppi.
In particolare (non solo in Alto Adige) della capacità del gruppo più forte di rispettare il gruppo più debole.
E' un indicatore della capacità di fare i conti con la storia guardando al presente e al futuro.
E' un indicatore della capacità di fare le proprie scelte non per motivi elettoralistici ma in considerazione del "bene comune".
E' un indicatore della buona fede delle persone che sostengono che "la compresenza di più culture e lingue è la nostra ricchezza".
Sul piano personale, poi, se io sento forte l'impulso a cancellare i nomi che altri usano come propri, ecco, questo non lo considererei un falso problema. Possiamo dargli il nome che vogliamo (intolleranza, etnocentrismo, neotolomeismo), ma quel singolo che ne soffre, è bene che se ne liberi.
Ecc. ecc.

Sa., 03.08.2013 - 15:42 Permalink
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Mon Mon So., 04.08.2013 - 12:53

... non capisco che ci siano ancora persone che non capiscono che un nome faschista di un gruppo di masi su 1-2.000 m va tolto!!

alcuni dovrebbero prima affrontare / smaltire la propria storia prima di giudicare gli altri... cosa che in italia fin ora non è avvenuto.

e un indicatore di questo si vede come viene gestito la questione dei relitti faschisti a Bolzano e altrove

So., 04.08.2013 - 12:53 Permalink
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angela maerchen So., 04.08.2013 - 21:04

Antwort auf von Mon Mon

i nomi non possono essere fascisti... è un aggettivo che si usa per definire le persone. In alternativa si può anche dire stronzi. Ma i nomi fascisti non esitono, gli unici fascisti sono quelli che vogliono cancellare nomi che usano gli altri

So., 04.08.2013 - 21:04 Permalink
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Mon Mon Mo., 05.08.2013 - 09:33

Antwort auf von Mon Mon

angela, non parlo di Bolzano Merano etc... ma di nome che nemeno gli italiani conoscono e di nomi faschisti come vetta d'italia che Monte Luco (laugenspitz) - Caprile (Gfrill) - Narano (Unterer Gfrillner Weg) - .....
... e se non sai che tanti di questi nomi sono stati introtdotti sotto il regime faschista, non conosci la storia, e propio questi gridano!

Mo., 05.08.2013 - 09:33 Permalink