Cornelia Brugger rinuncia alla sua corsa elettorale con i Verdi. C’entrano i social e la sinistra trascurata. Ma anche una certa carenza di coraggio degli ambientalisti.
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Es gibt Momente im Leben da wacht man eines Morgens auf mit der Erkenntnis auf, sich selbst total überschätzt zu haben. Ab und zu braucht jeder Mensch diese Momente der Selbstreinigung .
Cornelia Brugger è una persona positiva che crede con passione nell'impegno civico a favore della popolazione, in ogni ambito della vita. È il suo modo di essere, lo è sempre stato. Il fatto che dica "so che non potrei fare campagna elettorale come vorrei", a causa del "linguaggio di bassa lega" e dell'"insulto facile che prende sempre più piede nello sfogatoio-social" è un grido di dolore di una persona seria in un sistema, quello della comunicazione, in costante decadimento. Purtroppo però i media, che nel sistema avrebbero il ruolo di contrapporre argomenti e riflessioni serie al becerume dei social, che invece copiano ed esaltano per amor di scoop, archivieranno la sua rinuncia come un fatto personale e basta: un personaggio pubblico in meno, a cui ne subentreranno altri. Invece il malessere che Cornelia denuncia, che è lo stesso di molte persone serie che avrebbero i numeri per candidarsi e per fare bene, da eletti, l'interesse pubblico, ma si guardano bene dal farlo, meriterebbe un approfondimento diverso. Ma ormai, nel tempo in cui si spacciano per alta democrazia 89 mail che determinano la lista dei candidati di un partito che vorrebbe governare in Provincia come già fa nel Paese, a che pro approfondire? Il tempo preelettorale è succoso per i media in quanto altoparlanti di urla contrapposte, e per i cittadini lettori e spettatori rassegnati a tutto, un periodo come un altro. Onore a Cornelia che crede e sa che "la politica si può fare anche in maniera indiretta", e che quindi continuerà a darsi da fare per la nostra comunità. In altri ruoli meno evidenti, non remunerati ma non meno importanti e motivanti. Un grazie a Salto.bz per aver reso pubblico il suo pensiero. E auguri a tutti noi.
Cornelia Brugger é sicuramente una bravissima persona, ma nel contesto politico non si poteva considerare una "persona seria". Troppo confusa e poco informata da essere presa sul serio. Meglio per lei e per la politica sudtirolese se lascia.
So weit es aus den Medienmeldungen interpretierbar ist, war die politische Aktivität der letzten Jahre von Unsicherheit und Heimatlosigkeit geprägt, diese scheinbar aktuelle Stellungnahme hat also ev. einen längeren Hintergrund. Und weiters kann 1.) ohne Elefantenhaut heute kein Politiker (jedweder Coleur) der asozialen Medienlandschaft standhalten und 2.) ist bei Idealisten die stark notwendige Motivation nicht dauerhaft innerhalb einer strukturierten Partei aufrechtzuerhalten.
Cornelia Brugger alle provinciali (ottobre 2013) viene proposta come "candidata tedesca del PD" e non viene votata.
A dicembre 2013 Brugger dice che i verdi sono "tedeschi o al massimo interetnici", motivo per cui - secondo lei - a rappresentare gli italiani in giunta provinciale non poteva essere Dello Sbarba (verde italiano), ma per forza uno del PD - partito italiano.
In estate 2018 Cornelia Brugger si candida per.... i verdi! Poi molla tutto e si arrende. Insomma, idee piuttosto confuse per qualcuno che vuol fare politica.
Il titolo dell'articolo dovrebbe essere: "Mi ritiro, ho perso."
Stavo per commentare quando è apparso il commento di Gigi Spagnolli, che come al solito va al punto. Mi limito a sottoscrivere le sue parole, come peraltro mi capita quasi sempre. Se non ci rendiamo conto che questi sono temi davvero politici è poi inutile protestare genericamente contro la qualità del personale politico. Una frase come "so che non potrei fare campagna elettorale come vorrei" spiega la politica (e la società) meglio di molti trattati
Io la signora Cornelia l'ho votata alle ultime provinciali nelle liste del PD e mi ha fatto male quando se n'è andata.
Indubbiamente viviamo in un periodo dove lo slogan e chi grida più forte la fa da padrone.
Però mi sia permesso muovere una critica anche ai partiti cosiddetti "tradizionali". Se fuori si urla e si sbraita dentro però non è che ci sia molto confronto. Non ci sono dibattiti, non ci sono incontri democratici. Non ci si conta sulle idee ma solo sulle facce. Basti veder in questi giorni che si parla solo di persone e di nomi. Idee zero! Tutti adesso aprleranno di sanità solo eprché è uscito un sondaggio dove dice che agli altoatesini interessa quello. E allora giù profuzioni di slogan! (che schifo!)
Alla signora Cornelia contesto il fatto di non aver combattutto all'interno del partito per aver portato più democrazia, più dibattito, più confronto. Aveva dei voti alle spalle e in nome di quelli doveva combattere.
Es gibt Momente im Leben da
Es gibt Momente im Leben da wacht man eines Morgens auf mit der Erkenntnis auf, sich selbst total überschätzt zu haben. Ab und zu braucht jeder Mensch diese Momente der Selbstreinigung .
Antwort auf Es gibt Momente im Leben da von rotaderga
ein auf zuviel, na dann halt
ein auf zuviel, na dann halt auf auf...….
Cornelia Brugger è una
Cornelia Brugger è una persona positiva che crede con passione nell'impegno civico a favore della popolazione, in ogni ambito della vita. È il suo modo di essere, lo è sempre stato. Il fatto che dica "so che non potrei fare campagna elettorale come vorrei", a causa del "linguaggio di bassa lega" e dell'"insulto facile che prende sempre più piede nello sfogatoio-social" è un grido di dolore di una persona seria in un sistema, quello della comunicazione, in costante decadimento. Purtroppo però i media, che nel sistema avrebbero il ruolo di contrapporre argomenti e riflessioni serie al becerume dei social, che invece copiano ed esaltano per amor di scoop, archivieranno la sua rinuncia come un fatto personale e basta: un personaggio pubblico in meno, a cui ne subentreranno altri. Invece il malessere che Cornelia denuncia, che è lo stesso di molte persone serie che avrebbero i numeri per candidarsi e per fare bene, da eletti, l'interesse pubblico, ma si guardano bene dal farlo, meriterebbe un approfondimento diverso. Ma ormai, nel tempo in cui si spacciano per alta democrazia 89 mail che determinano la lista dei candidati di un partito che vorrebbe governare in Provincia come già fa nel Paese, a che pro approfondire? Il tempo preelettorale è succoso per i media in quanto altoparlanti di urla contrapposte, e per i cittadini lettori e spettatori rassegnati a tutto, un periodo come un altro. Onore a Cornelia che crede e sa che "la politica si può fare anche in maniera indiretta", e che quindi continuerà a darsi da fare per la nostra comunità. In altri ruoli meno evidenti, non remunerati ma non meno importanti e motivanti. Un grazie a Salto.bz per aver reso pubblico il suo pensiero. E auguri a tutti noi.
Antwort auf Cornelia Brugger è una von luigi spagnolli
Cornelia Brugger é
Cornelia Brugger é sicuramente una bravissima persona, ma nel contesto politico non si poteva considerare una "persona seria". Troppo confusa e poco informata da essere presa sul serio. Meglio per lei e per la politica sudtirolese se lascia.
Antwort auf Cornelia Brugger é von Robert Tam...
So weit es aus den
So weit es aus den Medienmeldungen interpretierbar ist, war die politische Aktivität der letzten Jahre von Unsicherheit und Heimatlosigkeit geprägt, diese scheinbar aktuelle Stellungnahme hat also ev. einen längeren Hintergrund. Und weiters kann 1.) ohne Elefantenhaut heute kein Politiker (jedweder Coleur) der asozialen Medienlandschaft standhalten und 2.) ist bei Idealisten die stark notwendige Motivation nicht dauerhaft innerhalb einer strukturierten Partei aufrechtzuerhalten.
Antwort auf So weit es aus den von Martin B.
Cornelia Brugger alle
Cornelia Brugger alle provinciali (ottobre 2013) viene proposta come "candidata tedesca del PD" e non viene votata.
A dicembre 2013 Brugger dice che i verdi sono "tedeschi o al massimo interetnici", motivo per cui - secondo lei - a rappresentare gli italiani in giunta provinciale non poteva essere Dello Sbarba (verde italiano), ma per forza uno del PD - partito italiano.
In estate 2018 Cornelia Brugger si candida per.... i verdi! Poi molla tutto e si arrende. Insomma, idee piuttosto confuse per qualcuno che vuol fare politica.
Il titolo dell'articolo dovrebbe essere: "Mi ritiro, ho perso."
Stavo per commentare quando è
Stavo per commentare quando è apparso il commento di Gigi Spagnolli, che come al solito va al punto. Mi limito a sottoscrivere le sue parole, come peraltro mi capita quasi sempre. Se non ci rendiamo conto che questi sono temi davvero politici è poi inutile protestare genericamente contro la qualità del personale politico. Una frase come "so che non potrei fare campagna elettorale come vorrei" spiega la politica (e la società) meglio di molti trattati
Io la signora Cornelia l'ho
Io la signora Cornelia l'ho votata alle ultime provinciali nelle liste del PD e mi ha fatto male quando se n'è andata.
Indubbiamente viviamo in un periodo dove lo slogan e chi grida più forte la fa da padrone.
Però mi sia permesso muovere una critica anche ai partiti cosiddetti "tradizionali". Se fuori si urla e si sbraita dentro però non è che ci sia molto confronto. Non ci sono dibattiti, non ci sono incontri democratici. Non ci si conta sulle idee ma solo sulle facce. Basti veder in questi giorni che si parla solo di persone e di nomi. Idee zero! Tutti adesso aprleranno di sanità solo eprché è uscito un sondaggio dove dice che agli altoatesini interessa quello. E allora giù profuzioni di slogan! (che schifo!)
Alla signora Cornelia contesto il fatto di non aver combattutto all'interno del partito per aver portato più democrazia, più dibattito, più confronto. Aveva dei voti alle spalle e in nome di quelli doveva combattere.