In che stato versa il giornalismo in Alto Adige? L’intervista a Stefan Wallisch, giornalista dell’Ansa e segretario del sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige.
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Con tutto il dovuto rispetto per il sig. Wallisch ma il paragone fra medico e addetto ufficio stampa fa ridere i polli. Mi spiace veramente per i giornalisti, ma i tempi cambiano per tutti. Spendere soldi per un giornale cartaceo quando si trovano più o meno tutte le notizie online fa poco senso. Oltretutto chi legge giornali per informarsi e non per vedere confermata la sua visuale del mondo, o legge almeno tre quotidiani o si limita alle notizie dell'ansa. Più che altro sarebbe interessante capire se le testate online riescono a vivere di pubblicità o meno.
Con tutto il rispetto per l'anonimo commentatore, ma questi lettori che pretendono di trovare le notizie gratis online che cosa hanno esattamente in mente? Secondo me hanno in mente di leggersi gratis i giornali online scritti da giornalisti non pagati. Agisce insomma il mito che le notizie, online, nascano come nascevano gli zecchini d'oro nel Campo dei Miracoli di Pinocchio. Sappiamo come andò a finire.
No non pretendo di leggere le notizie gratis, sui giornali online come su quelli cartacei c'è la pubblicità e la RAI mi pare sia ancora pubblica. Se per il resto non c'è più bisogno di un gran numero di giornalisti, ripeto, mi spiace per loro, come mi spiace per i calzolai o per chi allevava buoi per gli aratri in legno. Oltre alla cronaca, attraverso internet, youtube e blog aperti a tutti in cambio abbiamo un'informazione molto più variegata e sopratutto libera.
Ti lascio immaginare quanto sia libera un'informazione che, invece, dipende da un finanziamento esclusivamente pubblicitario. E ripeto: tu togli il foraggiamento di notizie che i quotidiani e le testate "tradizionali" danno ancora a contenitori informativi "neutri" come youtube o i social network (attraverso la moltiplicazione dei loro contenuti) e vediamo cosa resta.
Non dico che tutti i giornalisti sono superflui, per carità! Dico che aldilà della cronaca ci sono pareri di altri più o meno esperti che oggi a differenza di ieri possiamo ascoltare per informarci.
Il mio primo commento origine della discussione, si riferiva in primo luogo agli addetti stampa del PD altoatesino. Mi spiace veramente per la persona che ricopre il ruolo, però chiedersi se c'è veramente bisogno di due addetti stampa per un partito (indipendetemente dal peso politico che ha in provincia) a livello locale è più che lecito se pagato soldi pubblici.
Dando un'occhiata ai recenti comportamenti sui Social di tutte le grandi testate giornalistiche Italiane (Il Corriere, La Repubblica, La Stampa, Il Fatto Quotidiano....) si evince sempre di più che le notizie più presenti sono tutte "click-catcher" ossia con titoli ingannevoli o create appositamente per portare l'utente a cliccare e quindi a portare entrate. Il giornalismo si sposta verso l'intrattenimento e non verso l'informazione ultimamente. E' più libera o è semplicemente diversa? E' affidabile come prima oppure si tratta solamente di informazioni infondate?
Il complesso "bagaglio" di capacità tecniche, conoscenza, relazioni, contatti, esperienza, visione storica dei fenomeni è certamente poco considerato ma è la differenza fondamentale tra un giornalista e chi pubblica qualcosa online. Ed in futuro l'informazione scaturirà da un mix fra le due figure. I siti più visitati che pubblicano notizie gratuitamente fruibili sono quasi sempre quelli legati agli "old media". Questo per ribadire che la professionalità del giornalista evolve ma è sempre centrale nel dibattito democratico.
Con tutto il dovuto rispetto
Con tutto il dovuto rispetto per il sig. Wallisch ma il paragone fra medico e addetto ufficio stampa fa ridere i polli. Mi spiace veramente per i giornalisti, ma i tempi cambiano per tutti. Spendere soldi per un giornale cartaceo quando si trovano più o meno tutte le notizie online fa poco senso. Oltretutto chi legge giornali per informarsi e non per vedere confermata la sua visuale del mondo, o legge almeno tre quotidiani o si limita alle notizie dell'ansa. Più che altro sarebbe interessante capire se le testate online riescono a vivere di pubblicità o meno.
Antwort auf Con tutto il dovuto rispetto von Mensch Ärgerdi…
Con tutto il rispetto per l
Con tutto il rispetto per l'anonimo commentatore, ma questi lettori che pretendono di trovare le notizie gratis online che cosa hanno esattamente in mente? Secondo me hanno in mente di leggersi gratis i giornali online scritti da giornalisti non pagati. Agisce insomma il mito che le notizie, online, nascano come nascevano gli zecchini d'oro nel Campo dei Miracoli di Pinocchio. Sappiamo come andò a finire.
Antwort auf Con tutto il rispetto per l von Gabriele Di Luca
No non pretendo di leggere le
No non pretendo di leggere le notizie gratis, sui giornali online come su quelli cartacei c'è la pubblicità e la RAI mi pare sia ancora pubblica. Se per il resto non c'è più bisogno di un gran numero di giornalisti, ripeto, mi spiace per loro, come mi spiace per i calzolai o per chi allevava buoi per gli aratri in legno. Oltre alla cronaca, attraverso internet, youtube e blog aperti a tutti in cambio abbiamo un'informazione molto più variegata e sopratutto libera.
Antwort auf No non pretendo di leggere le von Mensch Ärgerdi…
Ti lascio immaginare quanto
Ti lascio immaginare quanto sia libera un'informazione che, invece, dipende da un finanziamento esclusivamente pubblicitario. E ripeto: tu togli il foraggiamento di notizie che i quotidiani e le testate "tradizionali" danno ancora a contenitori informativi "neutri" come youtube o i social network (attraverso la moltiplicazione dei loro contenuti) e vediamo cosa resta.
Antwort auf Ti lascio immaginare quanto von Gabriele Di Luca
Non dico che tutti i
Non dico che tutti i giornalisti sono superflui, per carità! Dico che aldilà della cronaca ci sono pareri di altri più o meno esperti che oggi a differenza di ieri possiamo ascoltare per informarci.
Il mio primo commento origine della discussione, si riferiva in primo luogo agli addetti stampa del PD altoatesino. Mi spiace veramente per la persona che ricopre il ruolo, però chiedersi se c'è veramente bisogno di due addetti stampa per un partito (indipendetemente dal peso politico che ha in provincia) a livello locale è più che lecito se pagato soldi pubblici.
Antwort auf No non pretendo di leggere le von Mensch Ärgerdi…
Dando un'occhiata ai recenti
Dando un'occhiata ai recenti comportamenti sui Social di tutte le grandi testate giornalistiche Italiane (Il Corriere, La Repubblica, La Stampa, Il Fatto Quotidiano....) si evince sempre di più che le notizie più presenti sono tutte "click-catcher" ossia con titoli ingannevoli o create appositamente per portare l'utente a cliccare e quindi a portare entrate. Il giornalismo si sposta verso l'intrattenimento e non verso l'informazione ultimamente. E' più libera o è semplicemente diversa? E' affidabile come prima oppure si tratta solamente di informazioni infondate?
Antwort auf Con tutto il dovuto rispetto von Mensch Ärgerdi…
Il complesso "bagaglio" di
Il complesso "bagaglio" di capacità tecniche, conoscenza, relazioni, contatti, esperienza, visione storica dei fenomeni è certamente poco considerato ma è la differenza fondamentale tra un giornalista e chi pubblica qualcosa online. Ed in futuro l'informazione scaturirà da un mix fra le due figure. I siti più visitati che pubblicano notizie gratuitamente fruibili sono quasi sempre quelli legati agli "old media". Questo per ribadire che la professionalità del giornalista evolve ma è sempre centrale nel dibattito democratico.