“Lo spazio pubblico sta scomparendo”

SALTO: Il Comune di Bolzano ha vietato a chiunque di sdraiarsi sulle panchine. Cosa ne pensa di questa misura?
Andrés Carlos Pizzinini: Questo divieto è uno degli esempi più eclatanti degli ultimi anni della progressiva scomparsa dello spazio pubblico, un fenomeno che riguarda tutto il mondo occidentale, dagli Stati Uniti all’Europa. In Alto Adige pensiamo sempre che certe cose le inventiamo noi, ma in realtà le importiamo. Vietare l’uso delle panchine è solo l’ultima tappa di questa evoluzione che dissolve il tessuto sociale. La panchina è un simbolo: può sembrare una piccolezza, ma il problema è più grande. Lo spazio pubblico nasce con la democrazia e la sua restrizione è un segnale di debolezza della democrazia stessa.
Quando e perché lo spazio pubblico ha smesso di essere di tutti, con sempre più restrizioni e divieti?
Il punto di svolta è stato all’inizio del Novecento, quando l’urbanistica è diventata una disciplina puramente tecnica: gli architetti progettavano edifici belli, mentre ingegneri e burocrati gestivano lo spazio pubblico. Ma uno spazio urbano non è solo funzione: deve essere un luogo di incontro, di piacere. Se un posto è sgradevole, nessuno lo vive. Oggi l’architetto è più un designer di oggetti e il risultato si vede, soprattutto in Alto Adige.
“Persino chi ha pianificato e costruito il quartiere Casanova ammette che ci sono stati errori”
Un esempio?
La sede della Durst a Bressanone. Ha un design d’impatto, ma per chi la attraversa a piedi è solo un grande muro con 400 metri di parcheggio e un cancello d’acciaio. Il vero problema è il passaggio tra spazio pubblico e privato, che nessuno affronta seriamente. Stiamo costruendo muri e cancelli ovunque, mentre sulla carta si parla di apertura e inclusione. È il risultato di un modello sempre più chiuso: ci ritiriamo dallo spazio pubblico per creare gated communities, comunità isolate dal resto della città. Un caso emblematico è Casanova…
Andres e Birgit , a…
Andres e Birgit , a differenza di tanti oratori e scrittori, non predicano soltanto, nella loro vita privata e pubblica applicano e sperimentano quanto sostengono e questo da loro sicurezza e fiducia.Ho avuto il piacere di conoscerli e di condividere con loro una di queste es o erienze di socialità.Chi oggi ha un ruolo decisivo sugli aspetti citati nell'articolo, farebbe bene ad ascoltare e applicare i loro suggerimenti.
A proposito la nuova sede…
A proposito la nuova sede della ditta Durst a Bressanone! L’impatto con l’ambiente soprattutto visto da lontano e‘ devastante! Per esempio guardando dalla cava di Albes verso il centro di Bressanone sparisce anche il duomo dietro il gigante colosso bianco della Durst!!
Antwort auf A proposito la nuova sede… von Franz Pattis
Der Anblick des Durst-Turmes…
Der Anblick des Durst-Turmes mit seinen schied versetzten Fenstern führt auch bei gesunden Menschen zu einer Störung des Vestibularsystems. Der medizinische Ausdruck dafür dürfte wohl vertigo architectonicus sein.
Antwort auf Der Anblick des Durst-Turmes… von Hartmuth Staffler
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