L’università di Trento ha deciso di modificare il suo regolamento utilizzando per tutte le persone al singolare e al plurale il femminile anziché il maschile. “I termini femminili usati in questo testo si riferiscono a tutte le persone” si legge all’art. 1, comma 5 del nuovo regolamento, approvato all’unanimità. Lo stesso rettore Flavio Deflorian si è definito “colpito” nel leggere il documento: “Come uomo mi sono sentito escluso. Questo mi ha fatto molto riflettere sulla sensazione che possono avere le donne quotidianamente quando non si vedono rappresentate nei documenti ufficiali. Così ho proposto di dare, almeno in questo importante documento, un segnale di discontinuità”. Vera Gheno, sociolinguista, saggista e attivista italiana, parla di questa scelta come di una vittoria parziale, raccontando di come il linguaggio inclusivo passi dalla ricchezza della lingua italiana e della necessità di riscoprirsene amanti per combattere il “lingua piattismo”.
SALTO: Cosa ne pensa della scelta dell'università di Trento di utilizzare il femminile sovraesteso nel suo regolamento?
Vera Gheno: È una notizia interessante che accolgo positivamente, penso che qualsiasi tentativo di andare oltre il maschile sovraesteso sia cosa buona e giusta. Dopodiché di femminile sovraesteso non è una novità, ne parlava già Alma Sabatini nel suo “Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana” nel 1986. Il fatto che un ente come un'università scelga di adottarlo è sicuramente interessante perché costringe a rivedere un comportamento che diamo per automatico, cioè il maschile come neutro. È meglio di niente, però, come ha notato la linguista Manuela Manera, oggi non può che dare una rappresentazione parziale della varietà di generi presenti nella nostra società. Per questo la definirei una parziale vittoria.
Che dire, senza dubbio…
Che dire, senza dubbio condivido! Un'attenzione in più che a volte mi sfugge. Ce ne sono molte di attenzioni di cui si dovrebbe far carico la nostra esistenza. Ci sono poi le priorità. Allora succede che a volte ci si senta inadempienti per mancanza di tempo e di energie!