L'intervista
Paolo Sartori, da un mese questore di Bolzano, sulla percezione della sicurezza — tra espulsioni, permessi di soggiorno, “scontri” alle manifestazioni e polizia a scuola.

SALTO: Questore Sartori, è passato appena un mese dal suo insediamento a Bolzano, eppure il suo nome è già sulla bocca di tutti. Lei però già conosceva l’Alto Adige, vero?

Paolo Sartori: Ho lavorato negli anni Novanta in provincia di Trento, da capo della squadra mobile per quasi otto anni. Il territorio e l’ambiente locali li conosco, molte delle indagini condotte all'epoca riguardavano pure il territorio bolzanino, da Tangentopoli all’Autostrada del Brennero. Vi erano figure di riferimento che adesso magari sono andate in pensione, ma con le quali sono rimasto in contatto pure negli anni successivi trascorsi all'estero. 

All’estero ha lavorato nell’Interpol e diretto l’Ufficio di coordinamento regionale del Ministero dell’Interno per l’Europa Orientale, la Russia e il Libano, impegnandosi nel contrasto al terrorismo internazionale.

Abbiamo visto quanto è appena successo a Mosca… L'ufficio che dirigevo si trova a Bucarest, ma da lì avevo i miei uomini nelle ambasciate di tutto l’Est Europa e in Libano, ovvero da Mosca a Beirut.

Quest’esperienza come si traduce sul piano locale?

In effetti è un caso più unico che raro per un dirigente del Ministero dell’Interno passare così tanti anni all’estero e poi andare a svolgere le funzioni di questore. In questa provincia, dove i contatti transfrontalieri sono importanti e sistematici, mi servirà sicuramente. E poi è utile dal punto di vista culturale, nell'analisi di determinati fenomeni criminali o terroristici. Non solo in un'ottica provinciale, ma dentro un più ampio contesto — diciamo così — “geopolitico”. Ho scritto una quindicina di articoli per la rivista di geopolitica “Limes”, ho l’interesse ad approfondire gli aspetti della criminalità e del terrorismo nonché gli sconvolgimenti sociali che vi sono alla base. 

 

I fenomeni criminali sono in decrescita, ma il divario tra percezione della sicurezza e sicurezza reale è sempre più ampio. La popolazione è anziana: più si diventa anziani, più ci si sente insicuri. 

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Salto User
Josef Fulterer Mi., 27.03.2024 - 05:48

Auf Grund der Licht-Verschmutzung + Energie-Verschwendung, sollte die öffentlichen Beleuchtungen nach den Abendstunden aus geschaltet werden.
Die Autos + Motorräder, auch die Fahrräder müssten eigentlich eine ausreichende Beleuchtung haben, um Nachts sicher unterwegs zu sein. Die ständige Beleuchtung der Personen-Übergänge / Zebrastreifen + der wichtigen Verkehrsschilder (Geschwindigkeis-Beschränkungen + Abzweigungen), würde die Verkehrs-Sicherheit in der Nacht, deutlich erhöhen.
Die Fußgänger "könnten mit Näherungs-Schalter, von einer Straßenlampe zur Nächsten mit auf den Geh-Bereich ausgerichteten Licht begleitet werden."

Mi., 27.03.2024 - 05:48 Permalink
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Salto User
Andres Pietkiewicz Sa., 30.03.2024 - 07:54

Leggendo l'articolo trovo conferma ai miei dubbi e supposizioni. Ma veramente Bola zano e l'alto Adige hanno bisogno di una così prestigiosa figura dell'antidelinquenza internazionale? Allora emerge il dubbio se è stato inviato a controllare la delinquenza o proprio il sistema " Provincia Autonoma di Bolzano " in una Italia che ha voltato a destra......

Sa., 30.03.2024 - 07:54 Permalink