il caso
Durante il corteo dell’8 marzo una ragazza disabile in stato di shock è stata ammanettata e trattenuta dai vigili urbani. Il comandante: “Abbiamo agito nel suo interesse”
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Anonymous Südtirol Do., 09.03.2023 - 17:51

Solo una cosa si può dire in questo caso: vergognatevi!
A iniziare dal sindaco che vorrebbe lo stato di polizia ovunque.
Non sono nemmeno in grado di scusarsi.
Vergognatevi!
Vergognatevi!
Vergognatevi!

Do., 09.03.2023 - 17:51 Permalink
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Claudio Campedelli Mo., 13.03.2023 - 16:49

1) Come si permette il sindaco di divulgare informazioni sanitarie di una persona (... non seguiva da alcuni giorni la terapia farmacologica ...)?
2) Frequentemente si sente che poliziotte/i intervenendo in modo maldestro e, per essere gentili, non professionale nel trattamento di persone provocando danni non reversibili alle persone in una situazione di difficoltà.
3) Sarebbe utile capire se le poliziotte/i hanno potuto usufruire di una formazione specifica per affrontare queste situazioni.
Se questa formazione è stata offerta sarebbe opportuno verificare il comportamento del poliziotto e/o l'efficienza della formazione.
Se invece questa formazione non è prevista ci si dovrebbe chiedere se è opportuno lasciare queste interazioni a delle persone che improvvisano le loro azioni.
4) In Alto Adige abbiamo il triste primato delle morti volontarie. Una persona in difficoltà psichica (potrebbe capitare ad ognuno di noi) ha il diritto di essere protetta nella sua fragilità. Il fatto accaduto l`8 marzo in via Roma mostra con tutta la sua cruenza e violenza che forse sarebbe il caso di rivedere profondamente l´aproccio culturale verso la protezione di queste persone per garantire una vita dignitosa.

Mo., 13.03.2023 - 16:49 Permalink