Gesellschaft | LGBTQIA+

Critiche a Corrarrati per il Pride

Bufera da opposizione e attivisti dopo che il Sindaco ha negato il patrocinio alla manifestazione. Caramaschi: “Non l’abbiamo concesso prima perché troppo a ridosso del voto, giusto che decida chi ha vinto le elezioni”.
Scala
Foto:  Centaurus
  • Boom di indignazione dopo la scelta del neoeletto sindaco Claudio Corrarati di non concedere il patrocinio al primo Pride dell'Alto Adige, previsto per il 28 giugno. La motivazione di Corrarati, che non ritiene opportuno decidere da solo prima della formazione della Giunta, non sembra convincere associazioni ed opposizione. D’altra parte, Corrarati sostiene che avrebbe potuto occuparsene la precedente Giunta di centrosinistra guidata da Renzo Caramaschi. L’ex primo cittadino si difende: “Ho scelto di non affrontare questa questione perché era troppo a ridosso delle elezioni, essendo arrivata la pratica a metà aprile. Avremmo dovuto fare una seduta straordinaria di Giunta per approvarlo praticamente alla vigilia del voto quindi si è stabilito che se ne sarebbe occupata la nuova amministrazione. L'idea era che, una volta concluse, sarebbe stato chi ha vinto a decidere”.

  • L'ex sindaco Rezno Caramaschi mette la fascia tricolore al nuovo primo cittadino Claudio Corrarati. Foto: Seehauserfoto
  • “Un assaggio di quello che verrà?”, si chiede il consigliere comunale del Team K Matthias Cologna. “Neanche la componente più liberale della futura Giunta è riuscita a prendere una chiara posizione a favore di un evento simbolo di inclusione e libertà. Non concedere il patrocinio ma cercare comunque di aiutare economicamente il pride è da una parte apprezzabile, ma dall'altra chiaro segno di distanziamento. "Vi do una mano, ma ufficialmente non ci metto la faccia". Un brutto segnale per chi spesso sperimenta la difficoltà di essere accettatə per come è e nel riconoscimento da parte delle istituzioni non solo trova conforto, ma anche coraggio”, dichiara Cologna.

     

    Se il primo atto del nuovo sindaco è quello di non schierarsi apertamente per i diritti umani e l’uguaglianza, quale direzione prenderà la città nei prossimi anni?

     

    Dopo le critiche del neoconsigliere Diego Laratta è arrivata anche la reazione del PD altoatesino, che si dice profondamente deluso dalla scelta di Corrarati. “Il patrocinio al Pride non è un atto puramente amministrativo, ma un gesto simbolico e politico che rappresenta l’impegno della città nei confronti dei diritti civili, dell’inclusione e della lotta contro ogni forma di discriminazione. In un momento storico in cui le persone LGBTQIA+ affrontano ancora discriminazioni, violenze e marginalizzazione, il silenzio o la neutralità delle istituzioni pesa come una responsabilità. Se il primo atto del nuovo sindaco è quello di non schierarsi apertamente per i diritti umani e l’uguaglianza, quale direzione prenderà la città nei prossimi anni?”, dichiara il partito in una nota congiunta.

  • Matthias Cologna (al microfono) durante un dibattito pubblico. Foto: Seehauserfoto
  • Indignazione anche da parte di Young Greens Bolzano, che attacca apertamente la scelta di Corrarati, motivata dalla mancanza di una Giunta già formata: “Si tratta di un pretesto. In passato, sindaci in carica in altri comuni hanno concesso patrocini anche in assenza di una giunta pienamente operativa, riconoscendo l’importanza di eventi che rappresentassero valori fondamentali per il loro comune, come l’inclusione e il rispetto delle diversità”. Un gesto che, secondo i giovani dei Verdi, si inserisce in un contesto più ampio di atteggiamenti ambigui e reticenti da parte di esponenti del centrodestra nei confronti delle istanze della comunità LGBTQIA+. “Non possiamo dimenticare che, sebbene la Provincia di Bolzano abbia ribadito il proprio impegno contro le discriminazioni, forze nella maggioranza come Fratelli d’Italia, hanno espresso riserve sull’adesione alla rete RE.A.DY, volta a contrastare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”, conclude il gruppo. 

    “Niente di nuovo rispetto al passato di alcune delle forze politiche che compongono la nuova maggioranza, ma solo una triste conferma”, dichiara l’ANPI Alto Adige. “Così si rinnegano oggettivamente gli impegni che la Città di Bolzano (SVP e Lista Civica Gennaccaro incluse) in quanto parte attiva della rete Ready si era assunta. Sindaco e maggioranza ci ripensino”, conclude l’ANPI. Difficile immaginare che Corrarati torni sui suoi passi, resta da vedere che reazione avrà il nuovo Sindaco e la sua nuova Giunta a ridosso dell'evento.