Prima traduzione italiana di un eminente saggio di un autore sul quale Hannah Arendt aveva più volte riflettuto. I temi della guerra si intrecciano all'essenza dell'uomo nel rapporto amico/nemico, alla solitudine, al sesso, alla morte, nel dramma lacerante del conflitto che ci rende migliori e peggiori di ciò che siamo in condizioni umane cosiddette normali. Una riflessione profonda in un tempo di pace che sembra annunciare in lontananza il rumore sordo della battaglia. Una sorta di richiamo nel tentativo di riaffermare un decente grado di umanità in una società malata di personalismi improduttivi.