Se c'è uno sport che ti entra nelle ossa questo è il tennis, è come il jazz, come un amore che ritorna, più forte e intenso di prima. Una sorta di stagione che si ripresenta con la forza del ricordo, e la nettezza della memoria, non condivisa come dicono gli sciocchi, ma individualmente connotata da immagini, persone, situazioni indelebili che riemergono poderosamente magari in un unico frame.
Forse qui sta racchiusa la bellezza profonda del vivere, in istanti che si proiettano nel futuro, pronti a essere rivissuti con diversa armonia. Il re dei giochi si svela nella primavera tarda quando in un triangolo magico si asprono le porte del Roland Garros...
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