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Bell'articolo, complimenti.
Sono contro all'esposizione del tricolore in un'occasione come questa a Bolzano come a Catanzaro. Spero che l'esempio dell'Alto Adige (e del Trentino che esporrà la bandiera a mezz'asta) sia seguito in tante Regioni!
Non bisogna dimenticare che la celebrazione storica della prima guerra mondiale è stata gestita totalmente dal fascismo, quindi necessariamente in chiave nazionalistica. Purtroppo la memoria di quel tragico evento è stata condizionata da questo atteggiamento celebrativo anche dopo la fine del ventennio. Alla scuola elementare eravamo costretti a cantare la canzone del Piave con un enfasi patriottica che la maturità ci ha consentito di mettere in discussione come culto fine a se stesso della retorica nazionalistica. Impressiona la posizione assunta da Buttafuoco rispetto ad un evento drammatico, che ha creato per il sudtirolo i presupposti di un conflitto etnico per fortuna ora in sempre più rapido esaurimento. Che la guerra abbia contribuito ad unificare il paese è un'opinione coltivata sempre dalla destra politica, che chiude gli occhi di fronte alle differenze geografiche e culturali enormi che sopravvivono nello stivale. Emerge quindi anche nella questione limitata della "bandiera sì, bandiera no" la carenza culturale degli italiani rispetto alla loro storia, che poi ha riflessi anche sulla vita sociale.
Ottimo, Maurizio!
Tralasciando le specificità di questo angolo di territorio italiano, mi chiedo: il governo invita a esporre il tricolore perché la pensa come Buttafuoco? O per approssimazione nell'uso dei simboli? O per semplice enfasi? Perché lo fanno?
Nemmeno a sud di Salorno il
Nemmeno a sud di Salorno il tricolore è amato da tutti.
Bell'articolo, complimenti.
Bell'articolo, complimenti.
Sono contro all'esposizione del tricolore in un'occasione come questa a Bolzano come a Catanzaro. Spero che l'esempio dell'Alto Adige (e del Trentino che esporrà la bandiera a mezz'asta) sia seguito in tante Regioni!
Non bisogna dimenticare che
Non bisogna dimenticare che la celebrazione storica della prima guerra mondiale è stata gestita totalmente dal fascismo, quindi necessariamente in chiave nazionalistica. Purtroppo la memoria di quel tragico evento è stata condizionata da questo atteggiamento celebrativo anche dopo la fine del ventennio. Alla scuola elementare eravamo costretti a cantare la canzone del Piave con un enfasi patriottica che la maturità ci ha consentito di mettere in discussione come culto fine a se stesso della retorica nazionalistica. Impressiona la posizione assunta da Buttafuoco rispetto ad un evento drammatico, che ha creato per il sudtirolo i presupposti di un conflitto etnico per fortuna ora in sempre più rapido esaurimento. Che la guerra abbia contribuito ad unificare il paese è un'opinione coltivata sempre dalla destra politica, che chiude gli occhi di fronte alle differenze geografiche e culturali enormi che sopravvivono nello stivale. Emerge quindi anche nella questione limitata della "bandiera sì, bandiera no" la carenza culturale degli italiani rispetto alla loro storia, che poi ha riflessi anche sulla vita sociale.
Ottimo, Maurizio!
Ottimo, Maurizio!
Tralasciando le specificità di questo angolo di territorio italiano, mi chiedo: il governo invita a esporre il tricolore perché la pensa come Buttafuoco? O per approssimazione nell'uso dei simboli? O per semplice enfasi? Perché lo fanno?