Austria
Per i giudici di Innsbruck, il fondatore di SIGNA ha commesso il reato di bancarotta fraudolenta facendo un regalo alla madre. Assolto dalla seconda accusa per villa Hungerburg.

Il Tribunale regionale di Innsbruck ha condannato René Benko a 24 mesi di carcere per il reato di bancarotta fraudolenta. Si conclude così il primo filone per il mega crack del gruppo SIGNA dell'ex magnate austriaco René Benko. A 9 mesi dal suo arresto arriva la prima condanna per il più grande fallimento in Austria dal secondo dopoguerra. 

Il Tribunale regionale ha così confermato le accuse della Procura economica e anticorruzione (WKStA) secondo cui Benko avrebbe diminuito la massa fallimentare con una donazione di 300.000 euro a sua madre, effettuata in un periodo in cui la sua insolvenza personale era già prevedibile. I due anni di detenzione derivano dal fatto che per danni fino a 300.000 euro, la pena è compresa tra sei mesi e cinque anni di carcere. L’ex tycoon è stato invece assolto per l’anticipo d’affitto di circa 360.000 euro per villa Hungerburg di Innsbruck. Secondo i giudici, infatti, il reato sarebbe stato commesso solo se se la casa fosse stata inabitabile fin dall'inizio, cosa non dimostrato durante il procedimento probatorio. 

Foto: Imago

Durante l’udienza di oggi (15 ottobre) sono state chiamate a deporre la moglie, la madre e la sorella di Benko, che si sono avvalse della facoltà di non rispondere, in quanto parenti diretti dell'imputato. Né l'avvocato difensore Norbert Wess né i rappresentanti della Procura Federale hanno ancora annunciato se presenteranno ricorso.

Attualmente la Procura austriaca sta indagando su altri 12 filoni relativi al fallimento di Signa e a Benko. La celerità con cui si è giunti alla conclusione di questo processo, dopo appena due udienze, deriva dalla scelta dei pubblici ministeri di distribuire su piccole accuse tutto il crack SIGNA in modo da velocizzare i tempi. Si tratta di una risposta alla mancanza di fiducia dei cittadini nella giustizia austriaca: nella storia recente, infatti, sono state diverse le indagini che hanno spesso richiesto anni di tempo per concludersi. 

Questo primo processo a Benko è scollegato dalle accuse che gli sono state mosse in Italia per l'inchiesta "Romeo" che sostiene l’intreccio tra imprenditoria e politica in Trentino-Alto Adige. La condanna arriva a un giorno dall'inaugurazione del centro commerciale Waltherpark di Bolzano, inizialmente tra i progetti immobiliari del magnate austriaco. Si attende nelle prossime settimane l'avviso di conclusione delle indagini della Procura trentina. 

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Josef Fulterer Mer, 10/15/2025 - 21:44

Mit einer exzelenten äußerst dankbaren Pflege der politischen Landschaft, hat der BENCO alle Türen geöffnet.
Hatte -e r- nicht einen gewissen HAGER als Berater, als -e r- die Gemeinde Bozen, mit dem grausigen ENERGIE-fressende KLOTZ neben dem Dom herein-legen konnte?

Mer, 10/15/2025 - 21:44 Collegamento permanente