SALTO: Come si è arrivati a questo passaggio nella direzione dei Colloqui di Dobbiaco?
David Hofmann: Il processo è stato graduale. Nel 2021 fui invitato come relatore a un incontro sul movimento climatico altoatesino. In quell’occasione Hans Schmieder mi parlò per la prima volta della possibilità di un mio coinvolgimento più diretto. Negli anni successivi conobbi i coordinatori Karl Ludwig Schibel (scomparso lo scorso aprile, ndr) e Wolfgang Sachs e, nel 2023, mi fu affidata la gestione del venerdì sera. Nel 2024, per la prima volta, mi chiesero di co-coordinare: insieme agli altri membri del Comitato scientifico – Hermann Knoflacher e Silvia Zamboni – decisero di affidare la responsabilità a una persona giovane. Mi dissero: “Vai avanti tu, hai dimostrato di essere capace”.
Con Karl Ludwig ci conoscevamo già da due anni e ci eravamo confrontati molto. Ma sapevo che una sola persona non sarebbe bastata per gestire i Colloqui, così proposi a Jess di entrare in co-coordinamento. Il Comitato scientifico approvò subito, e da quest’anno gestiamo ufficialmente insieme.
Jess Delves: Il nostro lavoro si divide così: con il Comitato scientifico selezioniamo i relatori e definiamo le linee dei contenuti. Io mi occupo anche della parte organizzativa quotidiana e sono l’unica figura retribuita.
Perché avete scelto di accettare questa sfida?
JD: Non essendo originaria dell’Alto Adige, ho scoperto solo dopo l’importanza dei Colloqui nella storia altoatesina. Ho grande stima per le figure che li hanno portati avanti e non voglio “voltare pagina” o rompere con il passato: per me è un onore poter dare continuità a quest’eredità. C’è una responsabilità nel rimanere fedeli alla visione originaria.
DH: Essendo altoatesino, sento ancora di più questa responsabilità e la sfida di raccogliere il testimone come “nuova generazione”. Hans Glauber, che ideò i Colloqui, era in contatto con personalità come Frank-Walter Steinmeier, Joschka Fischer e, naturalmente, Wolfgang Sachs, molto noto nel dibattito ambientalista e climatico. Schibel a sua volta era stato allievo di Theodor Adorno. Accettare quest’incarico per me significa continuare un lavoro di grande valore. Come scienziato, vedo i Colloqui come un’occasione unica per portare insieme attivismo e accademia: ogni anno possiamo scegliere un tema e invitare chi vi lavora, conoscendo persone e approcci nuovi.
«È un lusso poter approfondire con esperti internazionali temi che come attivisti tocchiamo solo in parte.» — Jess Delves
ok,discorsi insulsi e…
ok,discorsi insulsi e inutili,pero cavolo cos e il negazionismo climatico?un dogma,un specie di trinita assistita?ma almeno un consigliere del comune di Dobbiaco,uno solo puo dire BASTA,STOP? Non riuscira a fermare questa oscenita,pero almeno uno(due)hanno detto basta!!