Ad un forum economico in Bosnia Alessandro Bertoldi incontra Gudenus, la destra filo-Putin e chi nega Srebrenica. Nel board del “suo” Istituto Friedman c'è Giovannetti.
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Mi occupo di URSS/ Russia da piu' di 40 anni e ho vissuto nel paese per piu' di 20. Potro' sbagliarmi, ma tra tutti i membri del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico (https://www.friedman.it/team/) non ho riconosciuto un solo nome di persona attiva, presente ai congressi che contano (ad esempio in Italia: gli incontri annuali di Conoscere Eurasia a Verona), o citati nei piu' importanti libri di riferimento, autori di pezzi di opinione su giornali a larga diffusione, o altre attivita' simili. La pubblicazione geopolitica piu' importante in Russia e' "Russia in Global Affairs" (https://eng.globalaffairs.ru/), con valenza simile all'italiano Limes. Nessuno dei membri del Consiglio Direttivo vi ha mai pubblicato nulla. Inoltre il Presidente Onorario e' passato a miglior vita da piu' di due mesi ma dal sito non appare (visto il 13/5/2022), friedman.it non e' esattamente aggiornato, quindi.
Qualche anno fa ebbi uno scambio di idee con il direttore di uno dei piu' importanti istituti mondiali di ricerca sulla Russia, a proposito degli opinionisti incompetenti. Ci trovammo d'accordo sul fatto che si dovrebbe considerare esperto del paese solo chi (1) ne parla la lingua, (2) ha fatto da solo una registratsiya presso la polizia russa, l'equivalente del permesso di soggiorno italiano, e lo puo' dimostrare, o, in alternativa (3) che abbia fondato un business che funzioni e possibilmente di produzione, non di commercio. Gli altri possono tranquillamente venire considerati ciarlatani, ignorano di cosa parlano. Chiunque abbia veramente vissuto nel paese puo' confermare che arrivare protetti da un'organizzazione o una segreteria, in particolare se collegata a organismi statali, non e' la stessa cosa rispetto al fare da soli.
Per questi motivi non sopravvaluterei l'importanza delle attivita' di friedman.it in Serbia e in Russia, su quelle in Italia e nel resto del mondo non mi esprimo. E' pero' sintomatico che il sito sia solo in italiano e i membri quasi tutti italiani. Chissa' se Milton Friedman sarebbe stato d'accordo con le loro posizioni e soprattutto a prestare il suo nome all'istituto.
Aggiunta 14/5/2022. Ho conosciuto oggi persona molto vicina ad Alessandro Bertoldi e Gabriele Giovannetti che mi ha assicurato della loro preparazione riguardo in particolare questioni della Ex-Yugoslavia e che la loro posizione e' diversa dall'impressione generata dall'articolo. Sarebbe pertanto auspicabile che proprio loro commentassero i contenuti che li riguardano, per fare chiarezza. Tutto il rapporto con Russia, Ucraina, Balcani e' troppo carico di conflittualita' per poterci anche permettere malintesi. Avessimo avuto questo colloquio solo 24 ore fa avrei formulato in altro modo il mio contributo di ieri. Al contrario, relazioni da parte di chi ha visitato paesi in situazioni di conflitto potrebbe fornire un valore aggiunto alle informazioni in nostro possesso da fonti ufficiali.
Mi occupo di URSS/ Russia da
Mi occupo di URSS/ Russia da piu' di 40 anni e ho vissuto nel paese per piu' di 20. Potro' sbagliarmi, ma tra tutti i membri del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico (https://www.friedman.it/team/) non ho riconosciuto un solo nome di persona attiva, presente ai congressi che contano (ad esempio in Italia: gli incontri annuali di Conoscere Eurasia a Verona), o citati nei piu' importanti libri di riferimento, autori di pezzi di opinione su giornali a larga diffusione, o altre attivita' simili. La pubblicazione geopolitica piu' importante in Russia e' "Russia in Global Affairs" (https://eng.globalaffairs.ru/), con valenza simile all'italiano Limes. Nessuno dei membri del Consiglio Direttivo vi ha mai pubblicato nulla. Inoltre il Presidente Onorario e' passato a miglior vita da piu' di due mesi ma dal sito non appare (visto il 13/5/2022), friedman.it non e' esattamente aggiornato, quindi.
Qualche anno fa ebbi uno scambio di idee con il direttore di uno dei piu' importanti istituti mondiali di ricerca sulla Russia, a proposito degli opinionisti incompetenti. Ci trovammo d'accordo sul fatto che si dovrebbe considerare esperto del paese solo chi (1) ne parla la lingua, (2) ha fatto da solo una registratsiya presso la polizia russa, l'equivalente del permesso di soggiorno italiano, e lo puo' dimostrare, o, in alternativa (3) che abbia fondato un business che funzioni e possibilmente di produzione, non di commercio. Gli altri possono tranquillamente venire considerati ciarlatani, ignorano di cosa parlano. Chiunque abbia veramente vissuto nel paese puo' confermare che arrivare protetti da un'organizzazione o una segreteria, in particolare se collegata a organismi statali, non e' la stessa cosa rispetto al fare da soli.
Per questi motivi non sopravvaluterei l'importanza delle attivita' di friedman.it in Serbia e in Russia, su quelle in Italia e nel resto del mondo non mi esprimo. E' pero' sintomatico che il sito sia solo in italiano e i membri quasi tutti italiani. Chissa' se Milton Friedman sarebbe stato d'accordo con le loro posizioni e soprattutto a prestare il suo nome all'istituto.
Aggiunta 14/5/2022. Ho
Aggiunta 14/5/2022. Ho conosciuto oggi persona molto vicina ad Alessandro Bertoldi e Gabriele Giovannetti che mi ha assicurato della loro preparazione riguardo in particolare questioni della Ex-Yugoslavia e che la loro posizione e' diversa dall'impressione generata dall'articolo. Sarebbe pertanto auspicabile che proprio loro commentassero i contenuti che li riguardano, per fare chiarezza. Tutto il rapporto con Russia, Ucraina, Balcani e' troppo carico di conflittualita' per poterci anche permettere malintesi. Avessimo avuto questo colloquio solo 24 ore fa avrei formulato in altro modo il mio contributo di ieri. Al contrario, relazioni da parte di chi ha visitato paesi in situazioni di conflitto potrebbe fornire un valore aggiunto alle informazioni in nostro possesso da fonti ufficiali.