“Sono da sempre abituato alla diversità”

“Quando ero sindaco, assieme alla giunta - perché non era solo il sindaco che decideva - il Comune faceva investimenti anche indebitandosi. Prendevamo mutui con la Cassa Depositi e Prestiti in modo da mandare avanti più opere, insomma c'erano tante urgenze, tante risposte da dare. Adesso vedo che ci sono economie di bilancio, quindi si risparmia, c'è una gestione molto oculata, però bisogna investire di più come parte pubblica, le risorse ci sono. Non ci si può affidare solo ai privati che chiedono sempre un ritorno e bisogna capire quale sia”. A dirlo è l’ex sindaco di Bolzano Giovanni Salghetti Drioli a distanza di vent’anni dal termine del suo ultimo mandato come primo cittadino. Di professione avvocato, Salghetti è stato vice direttore generale della Provincia di Bolzano e, tra gli anni ‘88 e ‘89, Commissario del capoluogo. Tecnico prestato alla politica, è stato primo cittadino dal ‘95 al 2005, anno in cui si è ricandidato venendo infine sconfitto al ballottaggio per soli 7 voti. A quelle elezioni la spuntò l'esponente del centrodestra Giovanni Benussi, che però non riuscì a formare una Giunta. “Direi che per me - commenta Salghetti, ormai neanche troppo amareggiato - era arrivato il momento di lasciare…”
“Quando ero sindaco io mi ero tenuto la delega all'urbanistica, anche perchè di fatto ce l’hanno già in Provincia…”
SALTO: Avvocato, come le vede queste elezioni comunali a Bolzano? La campagna elettorale sembra molto tranquilla e avviene principalmente nei bar di quartiere. Dove sono finiti i comizi di una volta?
Giovanni Salghetti Drioli: Sono elezioni abbastanza silenziose, sono prive di emozione, anche perchè mancano delle coalizioni ben definite. Di solito i voti ce li si guadagna con le proposte e i programmi, che ora mi pare siano tutti omogenei. Poi, personalmente, credo che al di là delle opere pubbliche che devono essere fatte, e di cui si parla, ci sia molto da lavorare sul sociale.
Quali dovrebbero essere le priorità del prossimo sindaco di Bolzano?
Rendere innanzitutto la città più aperta ai giovani, che è la cosa più importante. C’è l’Università e l’Eurac, su cui in passato si è investito molto anche perchè sono due riferimenti che puntano ad unire i gruppi linguistici, ma poi mancano le case e i prezzi degli affitti sono alti sia per gli studenti che per i docenti. Poi penso a quel disastro che è diventato il Polo bibliotecario dell’ex Pascoli. Ricordo che ancora nel primo mandato da sindaco si parlava di unire le biblioteche in quell’unica sede, poi non so cosa sia successo: i terreni c’erano così come, o almeno sembrava, i soldi. Negli anni il progetto è rimasto lo stesso finché non ci si è resi conto che probabilmente un polo bibliotecario oggi non serve più, ma ne serve uno culturale. Dobbiamo pensare che quella zona lì è un baricentro perché attorno ci sono tutti gli istituti scolastici superiori, sia italiani che tedeschi e quindi lì si deve investire su qualcosa per i giovani. Serve un luogo in cui potersi confrontare, scambiare idee su temi e progetti. Ci sarebbe spazio per fare tanto, anche per lo svago e il divertimento, che non sia solo lo spritz.
Ha parlato di case e affitti, ovvero il tema per eccellenza di queste comunali. Come mai la città non si espande?
Il punto dolente è che la SVP ha da anni l’assessorato all’urbanistica. Quando ero sindaco io mi ero tenuto la delega, anche perchè l’urbanistica ce l’hanno già in Provincia… Adesso hanno messo il veto su qualsiasi terreno quindi è difficile che la situazione si sblocchi. Appena prima che diventassi sindaco il Comune aveva espropriato 15 ettari di terreno e dopo qualche anno anche la mia Giunta ne ha acquistati altri 10 al Casanova.
Salghetti: una persona…
Salghetti: una persona perbene che ha evitato "le mani sulla città"; poi è scoppiato il silenzio degli affari, vedi con grande sintesi: "sono molto perplesso su quello che sta avvenendo intorno alla stazione, al WaltherPark. Fino ad ora ho visto solo venire giù tanto cemento…"
Bürgermeister Salghetti -…
Bürgermeister Salghetti - ein SIGNORE der alte Schule! Wie ich diesen Zeiten nachtrauere!