Commento di Nadia Mazzardis
Risposta a Ulli Mair, che si scaglia contro la Commissione Provinciale Pari Opportunità accusandola di rappresentare solo una "minoranza" delle donne.
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Mensch Ärgerdi… Di., 08.07.2014 - 16:50

A quanto pare il peggior nemico delle femministe non sono gli uomini, ma le donne che apertamente si dichiarano non-femministe. D'altronde c'è poco da meravigliarsi, all'interno di tutti gl'"ismi" c'è sempre stata tolleranza zero verso chi canta fuori dal coro, figurarsi poi se una è populista.
Per fortuna la maggiorparte delle donne non è ne una ne l'altra.

Di., 08.07.2014 - 16:50 Permalink
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Nadia Mazzardis Di., 08.07.2014 - 17:17

E chi l'ha detto che gli uomini sono il peggior nemico delle femministe? Fortunatamente abbiamo con noi tanti uomini che hanno compreso benissimo, che la questione femminile, è una questione sociale, e che le rivendicazioni femminili di oggi, sono rivendicazioni che hanno a che fare con i diritti civili, che riguardano tutti, nessuno escluso. Noi non abbiamo nemici, abbiamo persone che hanno compreso il valore del punto di vista femminile nel mondo, nella politica, nella società, nel lavoro, e persone che non lo vogliono ammettere, che quel valore c'è... semplice, in fondo...

Di., 08.07.2014 - 17:17 Permalink
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gorgias Di., 08.07.2014 - 19:54

Allora dobbiamo ringraziare il feminismo che la gente è in grado di capire che cosa è un "penisring"? Veramente? E poi ancora si evocano le conquiste degli anni 70 perchè di recente di che cosa si occupa il feminismo? Segnali stradali al feminilie: http://wiev1.orf.at/stories/157727 Si ma è per la Chancengleichheit!!! E per la Chancengleichheit, o almeno di che cosa si immaginano le feministe si vogliono deformare anche le regole della democrazia. Be quote secondo sesso si trovano sopprattutto in paesi communisiti, perchè li si che cera pari opportunità!
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"Die Feministinnen sind meiner Meinung nach der übriggebliebene, eigentlich der gescheiterte Teil der Frauenbewegung."
http://www.weltwoche.ch/ausgaben/2010-15/artikel-2010-15-der-feminismus…

Di., 08.07.2014 - 19:54 Permalink
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Nadia Mazzardis Mi., 09.07.2014 - 17:17

Antwort auf von gorgias

Es handelt sich nicht um was ein Penisring ist, sonder um das wenn man ein Penisring benutzt muss man sich nicht entschuldigen. Das ist was, auch Feminismus gemacht hat. Sie können natürlich nicht einverstanden sein. Aber denken sie wierklich dass Feminismus für die Frauen in den Jahren nichts gemacht hat. Wir haben jetzt Wahlrechte, das war nicht möglich für Frauen bevor Jahr 1946. Und wer hat dafür gekämpft? Frauen. Wir können über unser Körper entscheiden, aber es ist nicht so leicht. Auch in Bozen ist sehr schwierig eine Abtreibung vornehmen. Darum beobachten die Feministinnen die Situation. Was sie mit "cartelli stradali" nennen, heißt "cultura di genere". Unsere Mädchen, sehen auf einer Ampel, oder auf einem Verkehrsschild immer nur Männer. Und die Jungen denken dass sie existieren und die Mädchen nicht, weil sie in der Gesellschaft immer versteckt sind. Dann die Feministinnen beschäftigen sich auch mit der Gleichberechtigte Demokratie, weil leider die Macht wird immer von Freund zu Freund, weitergeführt. Sie können so wie so sagen "ach so, es handelt sich nur um Macht!" Ja, und? Ist es ein Problem wenn auch die Frauen ihren Sichtpunkt an die Macht geben möchten?

Mi., 09.07.2014 - 17:17 Permalink
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Oskar Egger Mi., 09.07.2014 - 07:54

Cara Nadia, due cose da aggiungere: questa terra "ricca" (di cosa?) non paga le donne per stare a casa a curare i bambini e gli anziani. Ogni Tagesmutter prende di piú di una madre naturale (o un padre, per rimanere nel gender) dalla Santa Provincia e gli assegni di accompagnamento agli anziani andranno a favore solo delle cure delle strutture pubbliche, non delle figlie (o dei figli ut supra).
Queste donne di cui amorevolmente parli, figlie dei fiori, che hanno combattuto per una pari dignitá, sono state tradite due volte: una volta dalle figlie e nipoti, che danno tutto per scontato e non onorano le battaglie vinte (o perse?) e la seconda dai compagni "dei fiori" e dei giochi di gioventú al suono di "Je t' aime, moi non plus", i quali, liberati da educazioni repressive e clericali, in preda a qualche sogno narcisitico, preferiscono spesso invecchiare adulati da qualche donzelletta dell' etá dei loro figli, invece di di godersi ricchezze ed esperienze acquisite da uomini adulti con compagne adulte.

Mi., 09.07.2014 - 07:54 Permalink
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Nadia Mazzardis Mi., 09.07.2014 - 17:26

Antwort auf von Oskar Egger

Mi sono trovata anni fa a Siena ad una manifestazione, di queste strane femministe, eravamo circa 2000 differenti per età, professione, cultura, provenienza, ceto sociale. Tutte convinte che ancora la questione femminile non sia risolta. Lo dicono i dati. Siamo democraticamente il 12% dei vertici nelle aziende, il 27% in parlamento, quindi è inutile discutere di democrazia e del fatto che l'elettore deve scegliere. L'elettore, se non lo sa glielo dico io che mi sono candidata in una lista civica, vota il primo in lista, perchè si fa così da decenni. E se il partito ti mette in fondo perchè sei donna, tu i voti non li prendi.

Quindi potranno continuare a dire che siamo anti democratiche, ma io resto convinta che il nostro lavoro serva a noi e serva agli uomini, ed è per questo che dentro l'associazione femminista che ho l'onore di presiedere "Se Non Ora Quando - Es Ist Zeit" ci sono anche uomini che la pensano come noi.

E' vero le giovani generazioni danno molto per scontato, ma questo credo sia normale, come per noi è normale pranzare e cenare tutte le sere, mentre per i nostri genitori in tempo di guerra non era così scontato.

Quanto al tradimento, se i compagni dei fiori, decidono di svernare con donzelle dell'età dei loro figli, credo che abbiano più problemi loro, nel fare i conti con la sessualità in età matura, di quanti non ne abbiano le femministe, o le donne in generale, da sempre più abituate a fare i conti con il proprio corpo.
Quindi non credo che siano state tradite. Hanno fatto un percorso, giusto o sbagliato che fosse hanno provato a cambiare un po' il mondo, e ci sono riuscite, soprattutto senza sparare un colpo. Il femminismo è uno dei pochi movimenti non violenti della storia.

Mi., 09.07.2014 - 17:26 Permalink
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Profil für Benutzer Stephan Kerschbaumer
Stephan Kerschbaumer Mi., 09.07.2014 - 14:08

E' una bella coincidenza che proprio in questi giorni il Prof. Papier (ex presidente del Bundesgerichtshof tedesco) ha presentato un paper, commissionato dal Land Nordrhein-Westfahlen, in cui sottolinea che le quote rose sono opportune, dato che nella pubblica amministrazione del Land solo un quarto sono donne. Inoltre puntualizza che le quote rose (in questo caso la legge dispone che, a parità di esperienza e di preparazione professionale, nelle promozioni le donne vanno preferite ai loro colleghi maschi) sono perfettamente conformi sia al diritto dell'UE, sia al diritto costituzionale (principio di eguaglianza sostanziale, di cui già si è discusso su salto.bz, ma in altra sede; vedi http://salto.bz/node/22064 ). Anzi, Papier ritiene che la normativa debba essere resa ancora più rigorosa, proprio perché nella sua prassi applicativa i dirigenti (maschi) in carica l'hanno spesso aggirata al fine di svantaggiare le donne. Infatti, Papier ha scoperto che in diverse gare, aperte per coprire un posto dirigenziale vacante, i requisiti professionali necessari erano determinati dal dirigente competente in modo da far vincere un proprio amico (spesso maschio). http://www.mgepa.nrw.de/mediapool/pdf/presse/pressemitteilungen/Gutacht…

Mi., 09.07.2014 - 14:08 Permalink
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Nadia Mazzardis Mi., 09.07.2014 - 17:30

Antwort auf von Stephan Kerschbaumer

Come ho scritto a Giorgia il potere si tramanda, di padre in figlio, più che di madre in figlia. E' naturale che sia così. Se sei in un posto di responsabilità ti circondi delle persone di cui più ti fidi, che spesso sono coloro che hanno condiviso il tuo percorso.
Per questo serviranno le quote, non per sempre. Ma serviranno.

Così come in Alto Adige Südtirol è servita la proporzionale per portare una minoranza al potere. Senza le quote etniche non sarebbe stato possibile. Poi si deve ragionare, quanto questo debba durare. Se per sempre o se una volta riequilibrati i numeri si possa abbandonare.

Così come nelle scuole probabilmente in un tempo non lontano serviranno quote di genere, perchè la presenza femminile è troppo massiccia e i nostri figli soffrono di un maternage spinto.
Si chiamano appunto quote di genere e non quote rosa. Perchè se dovessimo parlare di quote rosa, dovremmo anche soffermarci sulle quote azzurre, che in questo momento sono in misura troppo ampia.

In fondo basterebbe vedere il mondo da un punto di vista differente, concentriamoci sulle quote azzurre e pensiamo se sono veramente così democratiche. Poi si discuta di quote rosa. Grazie per i link molto interessanti! ;-)

Mi., 09.07.2014 - 17:30 Permalink