energia
Se non siamo in grado di neutralizzare neppure le distorsioni prodotte dal nostro sistema come possiamo pensare di provvedere a quelle di chi ci sta facendo la guerra?
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Gianguido Piani Mi., 07.09.2022 - 21:10

Lucio, hai fatto un'ottima sintesi di una questione molto complessa!
Un solo, microscopico, dettaglio. In diversi articoli, anche su testate nazionali, si fa spesso riferimento al "price cup". La "tazza del prezzo?" Lo spelling e' "price cap" dove "cap" sta per cappello, cioe' limite superiore.
Riguardo le sanzioni, l'Europa gioca con parecchi svantaggi. Uno dei principali e' il dovere seguire regole prefissate, ben conosciute anche in Russia. La Russia gioca quindi di anticipo, sa esattamente cosa aspettarsi dalla UE, puo' permettersi di essere spregiudicata e imprevedibile. L'Europa da questo punto di vista e' totalmente impreparata. Sapra' diventare anche lei spregiudicata e imprevedibile nel difendere i propri interessi, soprattutto dopo avere definito quali questi esattamente siano?

Mi., 07.09.2022 - 21:10 Permalink
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Massimo Mollica Mi., 07.09.2022 - 22:59

Troppa carne al fuoco. Iniziamo col dire che i paesi occidentali sono paesi democratici. E non è poco. Aggiungiamo che siamo il mercato più ricco in assoluto. Tanto che dalla nostra ricchezza dipende il benessere di altri stati come India ma anche Cina. Quindi il price cap parte dalla considerazione che il cliente migliore e più grande stabilisce il prezzo. Detto questo parte una questione etica: si può fare speculazione sull' energia? E si può fare speculazione sull'edilizia? Per me no. Ultimo punto: se si fosse investito pesantemente in rinnovabili Putin non avrebbe nemmeno iniziato la guerra. Chi ha permesso tutto ciò in Italia? E in Europa?
Nota finale: c'è in gioco una guerra di secondo livello tra i nazionalismi e la globalizzazione. Si può tornare indietro dopo aver provato i migliori prodotti al mondo. Io scommetto sul no e faccio il tifo per la globalizzazione, che non è il bene ma è meglio di Putin.

Mi., 07.09.2022 - 22:59 Permalink
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Manfred Klotz Do., 08.09.2022 - 07:30

A gennaio 2020 il PUN (Prezzo Unico Nazionale) è stato pari a ca 47 €/MWh. Da febbraio il PUN ha subito un calo, complice il crollo del prezzo del petrolio e il blocco dell'economia mondiale dovuto alla pandemia del Coronavirus. Il livello del PUN nel corso del 2021 è più che triplicato già da inizio anno, passando da 50€/MWh a valori intorno a 150€/MWh e battendo tutti i record, per via dell'aumento consistente del prezzo del gas, materia prima utilizzata per la produzione energetica, in seguito alla maggiore domanda al termine della situazione di emergenza sanitaria.
Si noti che il PUN ha subito una vera e propria impennata molto prima dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. È quindi riduttivo sostenere che le bollette sono così care a causa delle sanzioni.

Do., 08.09.2022 - 07:30 Permalink
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Christian I Do., 08.09.2022 - 13:53

Grazie sig. Giudiceandrea per il bel articolo. Sì, sono domande che molti si pongono e sono più che lecite, MA in questo periodo storico non è permesso porsi certe domande... neanche se le cose sono più che evidenti.
E ha ragione il sig. Marcon; noi non siamo alleati degli USA, siamo sudditi. L'Italia in particolare!

Do., 08.09.2022 - 13:53 Permalink