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Martin Sitzmann Mi., 04.03.2020 - 10:32

Ein hoffnungsloser Zirkus, über den man auch lachen könnte, wenn es nur um die Parlamentariersitze ginge. Aber diese Mentalität erstreckt sich ja auf alle Sachthemen, und das ist die wirkliche Tragik für den Staat Italien. Auch sehe ich keinerlei Lichtblick, wie sich da irgendetwas irgendwann irgendwie zum Besseren wenden sollte, oder was meinen Sie, Herr Mumelter?

Mi., 04.03.2020 - 10:32 Permalink
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Gerhard Mumelter Mi., 04.03.2020 - 15:00

Antwort auf von Martin Sitzmann

Die Reduzierung der Parlamentarier ist sicher ein positiver Schritt angesichts der Tatsache, dass Italien fast doppelt show viele Parlamentarier hat wie die USA. Sinnvoller wäre es gewesen, den Senat abzuschaffen und nur die Kammer beizubehalten. Doch für das Referendum rüsten sich bereits die Gegner....

Mi., 04.03.2020 - 15:00 Permalink
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Alessandro Stenico Mi., 04.03.2020 - 16:08

Antwort auf von Gerhard Mumelter

negli Usa, tra quelli del'Unione e quelli degli Stati federati, i deputati sono circa 6.000 e i senatori oltre 2.000. Su un elettorato potenziale di 233.000.000 di aventi diritto ( e magari lo esercitassero tutti, quel diritto), il rapporto deputati-cittadini è di 1 ogni 38.000.

Mi., 04.03.2020 - 16:08 Permalink
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Alessandro Stenico Mi., 04.03.2020 - 12:30

analisi più che corretta !
riporto un corsivo sempre attuale che Mattia Feltri ha pubblicato il 22 febbraio nel „buongiorno“su La Stampa, una posizione che condivido:
„Fra poco più di un mese torneremo a votare per dire sì o no a una riforma costituzionale, quella che riduce i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. Stavolta, a differenza delle precedenti (riforme Renzi del 2016 e Berlusconi del 2006), non c'è urlo e non c'è furore, non c'è l'allarme democratico, nessuna restaurazione del fascismo né partigiani alle armi. Ed è stravagante, visto che la mutazione costituzionale non è complessiva ma basata sul presuposto, dozzinale e facinoroso, che i parlamentari, cioè i rappresentanti del popolo nel luogo in cui si decide sul popolo e in nome del popolo, costano e non servono a nulla. Proprio un'idea brillante di democrazia. E' infatti, dopo la scontata vittoria dei sì, avremo il numero di eletti in rapporto ai cittadini più basso d'Europa. Saranno truppe snelle sempre più controllabili dal bos e dunque sempre più agli ordini. Come rimpiangeremo voltagabbana e trasformismi. Qualcuno ha scritto con arguzia di uno dei passaggi dalla democrazia rappresentativa al delirio assembleare, plebiscitario ed emotivo della democrazia diretta, ma in realtà il passaggio cruciale è già avvenuto: secondo i sondaggi, favorevoli al taglio sono nove italiani su dieci e i partiti si sono messi in riga (l'unico contrario è + Europa). Tutti d'accordo per essere in sintoma col fanatismo antipolitico. Ora si è costituito un piccolo, nobile e orgoglioso suicida comitato del no, con Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Daniele Viotti del Pd piemontese, il senatore Tommaso Nancini e pochi altri. Sarà un'altra battaglia che varrà la pena perdere.“

Mi., 04.03.2020 - 12:30 Permalink
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△rtim post Mi., 04.03.2020 - 18:54

Wenn es um den Erhalt der eigenen Sessel geht, muss selbst das Coronavirus erhalten.
In national-souveränistischen Kreisen Italiens wird einerseits zwar stets der national-zentralistische Staat als Modell für Effizienz angeführt, andererseits wenden sie sich jedoch gegen diese längst überfällige Verfassungsänderung, um zumindest in der parlamentarischen Arbeit ein wenig effizienter zu sein.
Dabei könnte Italien von den USA lernen: Die föderale USA mit ca. 327 Millionen Einwohnern .... und als Weltmacht, schafft es mit 535 Parlamentarier-innen (Senat 100, Repräsentantenhaus 435)

Mi., 04.03.2020 - 18:54 Permalink
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Alessandro Stenico Do., 05.03.2020 - 08:30

Antwort auf von △rtim post

Gli USA non hanno meno deputati e senatori dell’Italia:
Negli Stati Uniti il Congresso è composto di due Camere: la Camera dei rappresentanti e il Senato, per un totale di 538 tra deputati e senatori. La Costituzione statunitense divide i poteri pubblici tra quelli federali (che sono del Congresso) e quelli dei 50 Stati federati.
I poteri federali, cioè “centrali”, degli USA riguardano le leggi in materia di politica estera, di difesa, di commercio interno-esterno, il diritto di fissare ed esigere imposte federali, la formazione e gestione del debito pubblico e l'emissione di moneta.
Tutti gli altri poteri sono di competenza degli Stati che formano la Federazione e tutti gli Stati hanno proprie Costituzioni, non equiparabili ai nostri Statuti regionali e il potere e l'autonomia dei diversi stati sono tali per cui, ad esempio, in 29 stati esiste la pena di morte e negli altri no. Risulta a qualcuno che in Piemonte, o in Calabria, per esempio, si possa applicare una legge contrapposta ai principi costituzionali?
Negli Stati, la massima autorità è il governatore, eletto dai cittadini dello Stato a suffragio universale diretto per un periodo di 4 anni e non rinnovabile. In Italia, qualunque sciocchezza dicano i giornalisti, non abbiamo governatori (che non sono previsti in Costituzione) ma presidenti di regione, con poteri molto diversi da quelli dei governatori.
Tutti gli Stati dell'Unione hanno due Camere legislative elettive a suffragio universale (Camera dei rappresentanti e Senato) secondo lo schema del livello Federale, con la sola eccezione del Nebraska che è monocamerale. Qualche esempio: in Texas il Senato ha 31 membri e la Camera ne ha 150; la California ha un Senato di 40 membri e una Assemblea (la Camera) di 80, il Wisconsin ha un Parlamento composto da 99 membri, l’Alabama ha un’Assemblea legislativa di 105 membri, il New Jersey ha 80 membri, il Connecticut ne ha 151 e così via. Quei deputati e quei senatori sono, a tutti gli effetti, rappresentanti dell’elettorato, con le caratteristiche dei deputati e dei senatori del Congresso ed è perché quel sistema esiste che il Congresso federale si può permettere quei numeri.
Nelle regioni italiane le due Camere ve le potete sognare, perché la nostra Costituzione ne riconosce solo due e sono la Camera che si trova in piazza Monte Citorio e il Senato, che si trova in piazza Madama, nella città di Roma.
(Le regioni italiane sono 20, di cui 5 a statuto speciale di autonomia e 15 a statuto ordinario. Quando tutte avranno una propria Costituzione e non semplicemente uno Statuto, si potranno paragonare agli USA.) .

Do., 05.03.2020 - 08:30 Permalink