Non c’è ancora il progetto definitivo o la data sicura di inizio lavori, ma una cosa è certa: nel cuore del futuro Polo bibliotecario di Bolzano troverà posto anche il Centro di documentazione per le minoranze e l’autonomia. Quando venne annunciato, nel dicembre 2022, che il tanto atteso Polo si sarebbe arricchito di uno spazio espositivo dedicato all’esperienza sudtirolese, erano ormai quasi vent’anni che i responsabili delle biblioteche bolzanine lavoravano insieme per concretizzare il difficile progetto di spostare sotto uno stesso tetto le tre istituzioni. La modifica venne approvata dalla Giunta provinciale a maggio 2024, includendo anche l'inserimento delle mediateche provinciali, "senza modifiche strutturali e solo con una diversa distribuzione degli spazi" ma con un aumento dei costi del 25 percento e dei tempi di realizzazione, che si andavano ad aggiungere ai ritardi già accumulati.
L’Eurac, responsabile per la progettazione e realizzazione del nuovo Centro, parla oggi di una mostra dedicata ai temi dell'autonomia e della tutela delle minoranze che in futuro offrirà alla popolazione locale e ai visitatori internazionali uno sguardo approfondito su questi argomenti. Lo studio di architettura Brückner presentò il primo concetto del Centro nel 2022 come un percorso esteso per 1.600 metri quadrati sui quattro piani dell’edificio. A quell’annuncio era presente Fernand de Varennes, al tempo Special Rapporteur dell'Onu per le minoranze, che parlò dell'autonomia dell'Alto Adige come un esempio per la prevenzione e la risoluzione pacifica dei conflitti in Europa ed altrove. Da allora la Provincia ha spesso parlato del coinvolgimento delle Nazioni Unite nel Centro, con molta enfasi, qualche riferimento a bandiere blu sventolanti sul Polo, e pochi dettagli. Lo ha fatto il Presidente della Provincia Arno Kompatscher anche alla recente Giornata dell'Autonomia, parlando di “una delegazione ONU inclusa nel gruppo di lavoro” per il Centro.
Ma quanto è concreta questa collaborazione, e quali prospettive apre? Per cercare di capire meglio di cosa si tratta SALTO ha parlato con i responsabili degli organismi ONU coinvolti nell’iniziativa: l’Alto Commissariato per i diritti umani e il Relatore speciale sui diritti delle minoranze. E, innanzitutto, ha cercato le linee guida e i finanziamenti previsti dalla Provincia per il lavoro con le Nazioni Unite.
Danke für diese Klarstellung…
Danke für diese Klarstellung!
Wenn das so weitergeht mit den politischen Phantastereien, dann werden Tessmann, Stadtbibliothek &Co, die seit Jahren aus allen Nähten platzen und dringend den "Polo" bräuchten wohl noch lange warten müssen. Und wir BürgerInnen mit.
Können wir bitte nicht einfach endlich diesen höchst notwenigen Bibliothekspool bauen, anstatt ständig neue Luftschlösser zu erdenken, die nur den Narzissmus der politisch Verantwortlichen befriedigen und den Bau weiter in die Ferne rücken lassen?